Il Garante per la protezione dei dati personali (Comunicato dello scorso 25 settembre) ha reso noto di aver approvato il nuovo regolamento per la messa in sicurezza dei dati di traffico telefonico e internet in attuazione di quanto previsto dal Codice della privacy e dalle normative in materia di sicurezza introdotte precedentemente.
Nel provvedimento l'Autorità indica dettagliatamente le misure che dovranno essere rispettate, da parte dei gestori telefonici e fornitori di servizi di comunicazione elettronica, per la conservazione dei dati a fini di giustizia e stabilisce prescrizioni tecnico organizzative riguardo alla loro tenuta e alla loro messa in sicurezza. In particolare è stata prevista l'adozione di avanzati sistemi di autenticazione per gli incaricati che possono avere accesso ai dati, la conservazione separata dei dati tenuti per finalità di accertamento e repressione dei reati da quelli utilizzati per funzioni aziendali (fatturazione, marketing, statistiche ecc.), la immediata cancellazione dei dati una volta decorso il tempo previsto di conservazione, il tracciamento di ogni accesso e operazione compiuta da parte degli incaricati, l'introduzione di sistemi di segnalazione di comportamenti anomali (tipo interrogazioni massive ingiustificate, interrogazioni fuori dell'orario di lavoro), i controlli interni periodici sulla legittimità degli accessi ai dati da parte degli incaricati, sul rispetto delle regole e delle misure organizzative tecniche e di sicurezza prescritte dal Garante ecc.
Il Garante ha poi precisato che restano esclusi dall'ambito di applicazione di dette regole, i gestori di esercizi pubblici e Internet café, i gestori di siti Internet che diffondono contenuti sulla rete ("content provider"), i gestori dei motori di ricerca, le aziende o le amministrazioni pubbliche che mettono a disposizione del personale reti telefoniche e informatiche (es. centralini aziendali) o che si avvalgono di server messi a disposizione da altri soggetti.
Infine, l'Autorità ha reso noto che è stata avviata una consultazione pubblica con gli interessati che si concluderà entro il 31 ottobre e immediatamente dopo, anche sulla base degli elementi acquisiti, si provvederà ad adottare in via definitiva il provvedimento.
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