Con riferimento alla recente sentenza della Corte di Cassazione di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi l'Enpa è intervenuta per criticare duramente la decisione che ha dichiarato che tutti i cani "possono diventare pericolosi, anche quelli normalmente mansueti".
Una simile affermazione, afferma l'ENPA, "ignora le piu' elementari nozioni di comportamentalismo: nessun animale infatti attacca senza motivo, se si fa eccezione per l'animale umano, capace di efferati delitti. Gli animali, quando vivono allo stato naturale, usano la violenza solo per difendere la propria sopravvivenza [...] Gli esemplari che, dopo essere stati allevati ed educati in modo non corretto dai loro proprietari, danno prova di aggressivita' in realta' stanno tentando di proteggersi".
Il vero pericolo, dunque, secondo l'ENPA sono i padroni (incapaci di assumersi la responsabilità di gestire un cane) e non gli animali.
Nella sua nota l'ENPA "chiede di evitare un'attribuzione di colpa a presunte caratteristiche di razza. I tanto bistrattati cani di taglia grande non sono armi improprie, ma esseri viventi con precisi diritti al benessere fisico e emotivo, che deve essere ottenuto con attenzioni e cure costanti".

Vedi la notizia relativa alla contestata sentenza della Cassazione: (Cassazione: anche cani domestici possono diventare pericolosi)

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