Il Ministero dell'Interno ha reso noto di aver stilato la carta dei diritti e doveri degli immigrati (pubblicata in GU n. 137 del 15.6.2007) sulla base dei principi della nostra Costituzione e delle carte europee e internazionali sui diritti umani.
La carta (che si propone il fine di attuare i valori dell'integrazione e della coesione sociale delle comunità straniere con la nostra società), si compone da sette sezioni: i valori fondanti della società italiana, la dignità della persona, il diritto al lavoro ed alla salute, quello all'istruzione ed all'informazione, la famiglia e le nuove generazioni; la laicità e la libertà religiosa; l'impegno internazionale dell'Italia.
Centralità della persona umana e della sua dignità, la parità dei diritti fra donne e uomini e il diritto alla libertà religiosa sono i tre cardini fondamentali su cui poggia l'impianto della carta. E' stato quindi stabilito che il principio di libertà e i diritti della persona non possono essere violati nel nome di alcuna religione ed è stata esclusa ogni forma di violenza e/o istigazione motivata dalla religione.
Nel ribadire l'uguaglianza di tutte le persone dinanzi alla legge italiana (civile e penale), nella Carta è precisato che la libertà di culto non deve mai contrastare con le norme penali in vigore e con i diritti degli altri.
Di libertà si parla poi in tema di abbigliamento anche se tale libertà viene in un certo qual senso ridimensionata nel momento in cui si precisa che non sono accettabili forme di vestiario che coprono il volto perchè ciò impedisce il riconoscimento della persona e la ostacola nell'entrare in rapporto con gli altri.
La Carta prevede poi il limite della poligamia, il divieto della coercizione (compresa anche la violenza dentro e fuori la famiglia), nel pieno rispetto della tutela della dignità della donna in tutte le sue manifestazioni e in ogni momento della vita associativa, il divieto dei cd. matrimoni combinati (e/o forzati) tra bambini.
Al fine della diffusione del contenuto della Carta il Ministero ha reso noto che verrà istituito un consiglio scientifico incaricato di approfondire e proporre le più opportune iniziative per la conoscenza, la diffusione della Carta dei valori ed i successivi interventi e di studiare le soluzioni più adeguate per l'armonica convivenza delle comunità dell'immigrazione e religiose nella società italiana.
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