IL Garante per la protezione dei dati personali (newsletter del 3 maggio scorso) ha stabilito che è vietato utilizzare sistemi di videosorveglianza che riprendano persone negli spogliatoi delle piscine. L'Autorità ha reso noto di essere intervenuto sulla questione a seguito di una segnalazione da parte dei Carabinieri relativa ad alcune telecamere installate in una piscina che riprendevano indebitamente clienti e ospiti. I Carabinieri erano infatti venuti a conoscenza della presenza delle telecamere a seguito della denuncia di un furto avvenuto all'interno degli spogliatoi di una piscina.
Dall'esame delle registrazioni è quindi emerso che le telecamere, oltre a controllare la zona adibita a guardaroba, riprendevano direttamente le persone anche mentre si cambiavano. Nei pressi dei locali, alcuni cartelli riportavano soltanto una scarna informativa sull'uso di un sistema di videosorveglianza. Il Garante ha così precisato che pur essendo lecito l'utilizzo della videosorveglianza per tutelarsi da eventuali danni o furti, nel caso di specie, non erano stati adottati accorgimenti tecnici volti ad evitare riprese di persone negli spogliatoi.
E' stato quindi disposto il divieto di installare telecamere con queste modalità, ha bloccato il trattamento dei dati già raccolti ed eventualmente conservati e, infine, ha obbligato la società in questione, ad adottare tutte le misure e gli accorgimenti necessari ad evitare la ripresa delle persone nei locali adibiti a spogliatoi e di assicurare una adeguata e dettagliata informativa ai clienti sulla presenza di telecamere.

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