Per l'Associazione Italiana Giovani Avvocati il sistema di regolamentazione degli accessi all'interno della Corte di Cassazione è "profondamente lesivo dell'esercizio del diritto di difesa"

Aiga: disservizi nella prenotazione degli accessi in Cassazione

"L'attuale sistema di regolamentazione degli accessi all'interno della Suprema Corte di Cassazione - è - profondamente lesivo dell'esercizio del diritto di difesa". E' quanto afferma l'Aiga, l'Associazione Italiana Giovani Avvocati, esprimendo forte disappunto in una nota diffusa oggi.

Come può agevolmente riscontrarsi attraverso la consultazione della pagina web di prenotazione degli accessi in Corte di Cassazione (Applicazione"Ufirst"), sostengono i giovani avvocati, "è impossibile per l'avvocato reperire 'slot' liberi finalizzati a svolgere direttamente gli adempimenti di cancelleria (iscrizioni a ruolo, costituzioni, consultazione dei fascicoli, ecc.)".

Un disservizio che, come da segnalazioni da parte di numerosi avvocati all'Urp, dipenderebbe "dalle massive prenotazioni di accessi da parte di agenzie di servizi private, le quali, così facendo, hanno creato una situazione di sostanziale monopolio, che costringe gli avvocati a rivolgersi necessariamente alle stesse agenzie per l'evasione degli improrogabili adempimenti in Corte di Cassazione".

I suddetti disservizi, com'è logico, prosegue l'associazione, "danneggiano gravemente tanto gli avvocati, impossibilitati a svolgere pienamente le proprie funzioni difensive, quanto i cittadini, su cui ricadono i costi ulteriori derivanti dall'intermediazione dalle agenzie private".

Si tratta di una situazione che a dire dei giovani avvocati è "oltremodo intollerabile poiché coinvolge gli Uffici apicali della giurisdizione, che dovrebbero costituire un modello organizzativo per tutte le altre articolazioni giudiziarie e consentire all'Avvocato di esercitare il proprio ministero con decoro e dignità".

Da qui l'istanza affinchè "venga rimodulato l'intero sistema di prenotazione degli accessi alle cancellerie, limitando il numero di 'slot' prenotabili da parte delle agenzie di servizi private e imponendo alle stesse di indicare le generalità degli avvocati per conto dei quali prenotano l'accesso, onde scongiurare un uso strumentale del sistema di prenotazione telematica, che, al netto di tali criticità, rappresenta un efficace ausilio per la classe forense".


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