All'esame della commissione affari sociali della Camera la proposta di legge che vuole istituire centri per la frequentazione di corsi di recupero obbligatori da parte degli stalker

Pdl alla Camera sullo stalking

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Il 20 ottobre 2020, su iniziativa della deputata triestina del Popolo delle Libertà Sandra Savino, viene presentata alla Camera dei Deputati la proposta di legge n. 2702 (sotto allegata), che prevede "Modifiche all'articolo 612-bis del codice penale e al decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38, in materia di corsi per il recupero degli autori di atti persecutori, nonché disposizioni per l'istituzione di centri a ciò destinati."

Il testo è stato assegnato in questi giorni in sede referente alla XII Commissione Affari Sociali.

Reato di atti persecutori

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Ricordiamo che il reato di stalking, perseguibile su querela di parte, così come contemplato dall'art. 612 bis del c.p, punisce chi, con condotte reiterate di minaccia e molestia, provochi nella vittima stati d'ansia o di paura tali da ingenerare nella stessa un timore fondato per la propria incolumità o per un congiunto o per una persona legata da una relazione affettiva, tanto che la persona offesa a un certo punto è costretta a cambiare le proprie abitudini di vita.

Corsi obbligatori per i persecutori

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Dalla relazione illustrativa che accompagna la proposta emerge che la punizione degli atti persecutori, iniziata con il decreto 11 del 2009 ha senza dubbio aiutato le vittime, che negli anni hanno iniziato a denunciare con più coraggio gli autori.

Poco però si è fatto dal punto di vista educativo per i soggetti perseguitanti che, se non recuperati adeguatamente, possono continuare a delinquere scegliendo semplicemente una seconda vittima, poi una terza e così via. Da qui la proposta d'intervenire sull'art. 612 bis del codice penale, che punisce il reato di atti persecutori, introducendo la previsione, a titolo di pena accessoria, della frequenza obbligatoria di corsi organizzati da centri specializzati nel recupero dei soggetti perseguitanti. Frequenza obbligatoria che, come prevede l'art. 2 della proposta di legge, dispone anche il questore nel momento in cui ammonisce il persecutore, su istanza della persona offesa e previa esposizione dei fatti.

Numero verde per gli stalker e centri di recupero

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Seguendo l'esempio di alcune amministrazioni locali, che si sono già attivate in tale senso, si vuole estendere l'accesso al numero verde previsto per le vittime di stalking anche agli autori delle condotte persecutorie, che manifestano l'intenzione di cambiare.

Il testo prevede infine che la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per mezzo del Dipartimento delle pari opportunità, promuova l'istituzione di almeno un centro di recupero per provincia o città metropolitana e che venga istituito un registro nazionale dei centri per gli autori di atti persecutori.

Leggi anche:

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Foto: 123rf.com
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