L'Antitrust verifichera' nei prossimi mesi se gli ordini professionali stanno recependo nei loro statuti e nei loro codici deontologici, anche alla luce della nuova normativa, i principi di concorrenza. L'indagine sara' svolta con specifico riferimento agli ordini di architetto, avvocato, commercialista e ragioniere, consulente del lavoro, farmacista, geologo, geometra, giornalista e pubblicista, ingegnere, medico e odontoiatra, notaio, perito industriale e psicologo. La verifica riguardera' in particolare l'avvenuta abolizione delle disposizioni deontologiche che contengono limitazioni alla concorrenza relative alle tariffe fisse o minime, la reale liberta' per i professionisti di farsi pubblicita' e di ricorrere, nel caso degli avvocati, ai patti di quota lite, e il riconoscimento della liberta' di costituire societa' interdisciplinari tra professionisti. L'Autorita' ricorda i numerosi interventi effettuati nel settore dei servizi professionali, compreso l'avvio di istruttorie nei confronti dei professionisti per intese restrittive della concorrenza, principi adesso incorporati nella disciplina di liberalizzazione prevista dal Decreto Bersani che ha introdotto il divieto di tariffe obbligatorie nonche' abrogato il divieto di pubblicita' professionale e di costituzione
di societa' interdisciplinari tra professionisti.

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