Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter del 26 ottobre scorso) ha reso noto di aver espresso il proprio parere favorevole (con Delibera 26.10.2006 pubblicata in G.U. del 13 novembre) alla nuova versione della Carta di Treviso, ovvero a un testo di norme che regolano la tutela dei minori nell'attività giornalistica. Il documento, approvato Consiglio nazionale nella seduta del 30 marzo 2006, rappresenta un'ulteriore passo in avanti verso la più profonda tutela dei diritti di anonimato e riservatezza dei bambini e dei ragazzi protagonisti o semplici testimoni di fatti di cronaca. Tra le novità introdotte dal provvedimento evidenziamo la scelta di vedere applicate le norme di tutela anche al giornalismo on-line, multimediale e a altre forme di comunicazione giornalistica che utilizzino innovativi strumenti tecnologici per i quali dovrà essere tenuta in considerazione la loro prolungata disponibilità nel tempo. Il Garante ha però precisato che il diritto di tutela non deve limitare il diritto di cronaca in ordine ai fatti e alle responsabilità e che occorre la ricerca di un equilibrio con il diritto del minore a una specifica e superiore tutela della sua integrità psico-fisica, affettiva e di vita di relazione.
Nella carta, infine, si legge che l'Ordine dei giornalisti e FNSI si impegnano pure a richiamare i responsabili delle reti radiotelevisive, i provider e gli operatori di ogni forma di multimedialità ad una particolare attenzione ai diritti del minore, anche nelle trasmissioni di intrattenimento, pubblicitarie e nei contenuti dei siti Internet.

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