Sarà siglato il protocollo d'intesa "Discoteche sicure": l'idea del ministro dell'Interno Salvini premia chi garantisce più sicurezza, legalità e un divertimento sano

di Gabriella Lax - «I nostri ragazzi hanno diritto a divertirsi, ma senza sballo e pericoli». Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Prende il via da queste parole il protocollo d'intesa che dovrebbe essere siglato la prossima settimana «per premiare chi garantisce controlli, legalità, sicurezza».

Salvini: «Bollino blu per le discoteche sicure»

L'idea è di assegnare «un bollino blu per le discoteche sicure in modo che i genitori possano sapere dove mandano i loro figli». Spiega Salvini al termine di un primo incontro al Viminale con le associazioni di gestori dei locali da ballo. Il protocollo «premierà chi garantisce più controlli, più legalità, somministrazione di alcolici solo a chi ne ha diritto, niente sostanze stupefacenti, telecamere di videosorveglianza. Parliamo di 2.500 locali sparsi in tutta Italia, di un comparto che fattura un miliardo legale e un altro miliardo in abusivismo».

Per la sicurezza dei giovani utenti, l'obiettivo è maggiore rigore soprattutto nei confronti di chi sbaglia senza penalizzare tutto il comparto. Lo scopo del provvedimento è quello di garantire salute e sano divertimento per i giovani e semplificare la vita a chi lavora, diminuendo la burocrazia e non penalizzando un settore che ha notevoli margini di crescita. E poi sottolinea il vicepremier: «La sola Ibiza fattura quasi quanto l'intero comparto italiano, e c'è anche da sostenere la concorrenza dei locali albanesi, sloveni, croati e dello 'sballo' olandese e tedesco. L'Italia è l'unico Paese europeo che ha il divieto di somministrazione di bevande dopo le 3. Ma in questo modo si favorisce l'abusivismo di chi le vende all'esterno dei locali».

Protocollo "Discoteche sicure" sinergie con la polizia

Il lavoro si sta svolgendo in sinergia con il capo della polizia Gabrielli. Afferma ancora Salvini: «Lavoreremo ad una circolare che disciplini i casi di chiusura. Se c'è una rissa ad un chilometro da un locale non ha senso che ne risponda il titolare. Incentiveremo l'uso degli etilometri e scriveremo anche alla Siae perchè chi organizza certi eventi deve essere in grado di farlo: quanto accaduto alla Sapienza dimostra che un luogo di divertimento gestito e controllato è sicuro, se lasciato nell'illegalità e nel caos è a rischio».


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