Ecco un breve schema riassuntivo del delitto di truffa disciplinato e punito dall'art. 640 del codice penale

di Chiara Ruggiero - La truffa rappresenta la principale figura di delitto contro il patrimonio computo mediante frode, enucleato all'interno dell'art. 640 c.p.

La norma va a tutelare la libertà del consenso, che si deve intendere come autonoma determinazione alla violenza negoziale.

Ecco un breve schema riassuntivo:

Gli elementi della truffa

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Sono elementi del reato di truffa:

- l'artificio

consiste nel far apparire come vera una situazione che non trova riscontro nei fatti. In pratica si va ad agire sulla realtà esterna.

- il raggiro

esso va ad agire sulla psiche del soggetto. Si va a creare un falso convincimento nella vittima.

- danno e profitto

devono scaturire da un atto di disposizione patrimoniale, positivo o negativo che può avere ad oggetto, sia beni mobili che immobili.

Atto di disposizione patrimoniale

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L'atto di disposizione patrimoniale rappresenta un elemento costitutivo implicito della fattispecie incriminatrice.

Esso consiste in un atto volontario, causativo di un ingiusto profitto altrui a proprio danno, e determinato dall'errore indotto da condotta artificiosa.

Truffa aggravata

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Il reato di truffa aggravata è disciplinato dall'art. 640-bis del codice penale.

La descrizione di questa fattispecie avviene per relationem. Il legislatore richiama in modo espresso tutti gli elementi costitutivi della truffa ex art. 640 c.p., a questi però si aggiunge l'elemento specializzante dell'oggetto materiale sia della condotta del reo, sia dell'atto dispositivo della vittima.

Nel 2002, le Sezioni Unite con la sentenza n. 26351/2002 hanno accolto la tesi della natura circostanziata del delitto de quo.

Per approfondire vai alla guida completa al reato di truffa


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