Multa da 2,4 milioni di euro da Agcom per il pacchetto Sky calcio per mancata concessine diritto di recesso senza costi. Consumatori invocano indennizzi ma Sky minaccia ricorso al Tar
di Redazione - Ammonta a 2,4 milioni di euro la maximulta inflitta dall'Agcom a Sky per non aver concesso il diritto di recesso senza costi ai clienti che avevano sottoscritto un abbonamento con incluso Sky Calcio ancora in corso nel momento dell'assegnazione alla società dei diritti sulle stagioni 2018-2021 del Campionato di Serie A. E' quanto si legge nella delibera dell'Authority.


Multa a Sky, le ragioni

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La società, spiega l'Agcom, "non ha adottato alcuna misura diretta a ottemperare alla diffida e all'ordine ivi impartiti, omettendo di informare gli utenti che abbiano sottoscritto il pacchetto 'Sky Calcio' in virtù di un contratto precedente alla modifica dei relativi contenuti per la stagione 2018-19, dell'intervenuta modifica delle condizioni contrattuali e del correlato diritto di recesso ex art. 70, comma 4, del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, con l'effetto di privare gli abbonati della garanzia di poter recedere dal contratto senza costi né penali, anche in caso di offerte promozionali".

Così facendo Sky "ha leso il diritto di scelta di una vasta platea di utenti, conseguendo, altresì, indebiti vantaggi economici in conseguenza della violazione. La violazione, pertanto, può essere considerata di rilevante entità mentre in termini di durata occorre considerare che è ancora in atto".

Multa a Sky, plauso dei consumatori: "ora indennizzo utenti"

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Soddisfatte le associazioni dei consumatori. Il Codacons innanzitutto che aveva depositato esposto ad Agcom e Antitrust contro Sky e che parla di "successo su tutti i fronti".

La vicenda nasce "da un nostro dettagliato esposto in cui denunciavamo la pratica scorretta di Sky che modificava il pacchetto calcio senza fornire adeguate informazioni sul diritto di recesso, alterando così le scelte economiche degli utenti - spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi - Scorrettezze che il Codacons ha fatto sanzionare prima dall'Antitrust , che lo scorso febbraio aveva elevato una multa da 7 milioni di euro, e ora anche dall'Agcom, con la nuova sanzione odierna'. Per cui, si invoca, "gli utenti coinvolti nel caso - devono - essere indennizzati, poiché le loro scelte sono state condizionate dai comportamenti messi in atto dalla società e puniti dalle autorità competenti".

"Vittoria dei consumatori l'ennesima multa sulla questione del diritto di recesso" commenta a ruota l'Unione Nazionale Consumatori in una nota a firma del presidente Massimiliano Dona. Il consumatore "ha il sacrosanto diritto di essere correttamente informato del diritto di recesso e della sua gratuità, a fronte di modifiche contrattuali - prosegue la nota - In questi casi vi è il diritto di recesso senza costi né penali da parte degli utenti ed è giusto ricevere un'informativa completa".

La risposta di Sky: ricorreremo al Tar

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La compagnia, invece, fa sapere di "aver agito conformemente alla normativa e - di confidare - che la correttezza del proprio operato emergerà da un esame più approfondito in sede di ricorso dinanzi all'autorità giudiziaria amministrativa". Così una nota del gruppo dopo la sanzione per 2,4 milioni di euro. Anche in questa occasione Sky, si legge nella nota, "ha dimostrato quanto la cura del cliente sia la priorità dell'azienda, decidendo sin dall'inizio della stagione 2018-2019 non solo di non ribaltare sulla propria clientela i maggiori costi rispetto al passato sopportati per l'acquisto dei diritti della Serie A, ma anche di arricchire il Pacchetto Sky Calcio con l'inclusione di rilevanti eventi calcistici, come l'Europa League e la Champions League".


Foto: 123rf.com
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