Quali sono gli obblighi e i limiti che il proprietario deve osservare con riferimento alla possibilità di portare gli animali nel cortile condominiale

Avv. Isabella Vulcano - Capita spesso che gli edifici condominiali siano muniti di una corte utilizzabile dai vari condomini, magari adibita a giardino dove ci si ritrova per chiacchierare o per prendere una boccata d'aria. Può capitare di ritrovarsi, all'interno del condominio, un nuovo condomino proprietario di uno o più cani i quali vengono portati nella corte, in quanto area condominiale, dove gli stessi vengono lasciati liberi dal guinzaglio e, magari, fanno i propri bisogni in vari angoli che non venendo prontamente rimossi creano cattivo odore e non solo. Vi è qualche condomino che ha paura dei cani ed è, quindi inibito dal frequentare la corte. Il proprietario degli animali è stato avvisato più volte ma senza risultato. Questo ritiene, infatti, che essendo la corte uno spazio condominiale è consentito portarvi i cani. In mancanza di una soluzione pacifica della questione, i condomini si vedono costretti a ricorrere al giudice. Cosa prevede la legge?

E' possibile portare i cani nel giardino condominiale? E quali sono i limiti?

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Secondo il codice civile il cortile è considerato bene condominiale usufruibile, quindi, da tutti i condomini a meno che non vi sia un titolo di proprietà che disponga in maniera diversa.

In linea generale l'uso del cortile è sottoposto ad almeno due condizioni:
1) l'uso dello stesso non deve essere contrario allo scopo cui l'area è destinata: se, ad esempio, l'area è destinata al parcheggio non potrà essere utilizzata come parco giochi ecc.
2) tutti i condomini devono poter utilizzare l'area senza che vi siano abusi: pensiamo a un condomino che parcheggia più di un auto nel cortile quanto, invece, è previsto un posteggio per ogni condomino.
La riforma del 2012 ha previsto che il cortile condominiale può essere utilizzato anche per portarvi i cani in quanto ciò è conforme alla destinazione del bene. Allo stesso modo nessun regolamento condominiale può impedire ai condomini di tenere animali in casa e, di conseguenza, negli spazi comuni.
Ciò non significa, tuttavia, che il proprietario dei cani non incontri una serie di obblighi.

Cani nel cortile condominiale, obblighi da rispettare

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Vi è in capo al proprietario una responsabilità sia civile che penale.
- C'è innanzitutto una responsabilità civile, ossia risarcitoria: il proprietario deve risarcire tutti i danni procurati dall'animale sia ad oggetti che a persone; per cui, in caso di morso, ci sarà il danno biologico e morale oltre a quello patrimoniale (si raggiungono facilmente somme pari a diverse migliaia di euro). Vi è la responsabilità penale per le lesioni procurate a terzi; così un cane che aggredisce un passante o fa cadere una vecchietta mentre cammina comporta sempre un'incriminazione per il titolare del cane a titolo di reato. Chi viene morso o subisce un'aggressione dal cane del vicino può quindi sporgere querela ai carabinieri o alla polizia e, nello stesso tempo, agire in via civile per farsi rimborsare tutti i danni sofferti;
- Vi è l'obbligo di ripulire gli spazi sporcati dal cane: Gli escrementi devono essere rimossi immediatamente e, in caso di cattivo odore, è possibile l'intervento dell'ASL affinchè attesti l'insalubrità dell'aria;
- Il proprietario del cane deve permettere agli altri condomini il contemporaneo utilizzo dello spazio condominiale. Se qualche condomino ha paura dei cani, vi è l'obbligo del guinzaglio o della museruola;
- Vi è l'obbligo di evitare che i rumori dovuti all'abbaiare del cane, possano disturbare il riposo o le attività degli altri condomini: in tal caso è configurabile il reato di disturbo alla quiete pubblica.

Cosa dice la Cassazione

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La Cassazione (cfr. ex multis, sentenza n. 4672/2009; n. 51448/2017) ha ritenuto sussistente il reato di lesioni colpose, in relazione ai danni alla persona cagionati dall'aggressione di un cane di grossa taglia, lasciato libero e incustodito in un cortile condominiale dove si trovavano altre persone. Il cane era stato lasciato libero dal proprietario il quale lo intratteneva con una pallina da tennis. Anche i Giudici di merito si sono espressi sul punto: Il Tribunale di Bologna (sentenza 5/9/2018) ha condannato il proprietario di alcuni cani che aveva l'abitudine di lasciare gli animali liberi di girovagare nel cortile e negli altri spazi comuni. Il Tribunale di Roma (sent. del 3.4.2017) ha riconosciuto che i cani dei condomini possono accedere al giardino condominiale, purché i padroni rispettino le norme igieniche.

Isabella Vulcano
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Foto: 123rf.com
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