Niente più indicatori di affidabilità fiscale: i nuovi studi di settore partiranno dal 2019. Gli emendamenti nel ddl semplificazioni in commissione finanze

di Gabriella Lax - Si va verso la semplificazione fiscale con l'addio definitivo agli Isa (Indicatori di affidabilità fiscale), mentre i nuovi studi di settore partiranno dal 2019. A stabilirlo gli emendamenti al ddl semplificazioni (Ruocco-Gusmeroli) presentati in commissione finanze. Il progetto dovrebbe arrivare alla Camera tra poco meno di un mese.

Addio definitivo agli Isa?

L'obiettivo per i deputati della Lega è quello di far avere alle imprese meno oneri burocratici. A tal proposito, «gli Isa che dovevano sostituire gli studi di settore restano in tutto il loro impianto di richiesta di dati - chiarisce a Italia Oggi, il vicepresidente della commissione finanze della Camera Alberto Gusmeroli. Tra gli emendamenti ce n'è uno che cancella l'obbligo per la Guardia di finanza di controllare ogni cinque anni le imprese di medio-grandi dimensioni. Si lavora anche all'emendamento che mette insieme Imu-Tasi, tuttavia, ricorda Gusmeroli, «ancora non è stata individuata la sede dell'eventuale modifica se la legge di Bilancio o la proposta di legge. Si tratta comunque di una duplicazione di imposta» poiché nella proposta di legge è presente una norma che mette a regime la sanatoria delle irregolarità formali, ossia quelle che non sono frutto d'evasione ma errori formali e contabili».

In prima fila negli emendamenti anche una sanatoria delle irregolarità formali per gli anni 2013-2017, grazie ad un versamento di 750 euro con cadenza annuale sarà prevista la sanatoria di errori materiali e contabili contenuti nelle dichiarazioni.

In programma anche la revisione delle società di comodo con l'esclusione dell'applicazione dei meccanismi delle piccole società e soppressione dello spesometro transfrontaliero che avrà cadenza annuale.


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