Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter del 7 aprile 2006) ha reso noto di essere intervenuto nella questione sollevata da una donna che aveva denunciato un uso illecito di una sua foto inserita nel manifesto utilizzato dai partiti per la campagna di tesseramento 2006. L'Autorità, in accoglimento del suo ricorso, ha precisato di aver ordinato al partito di rimuovere immediatamente i manifesti e, contestualmente, ha spiegato che, pur non essendo necessario il consenso della persona fotografata quando la riproduzione è collegata a avvenimenti di interesse pubblico o che si svolgono in pubblico, il trattamento dei dati per essere lecito deve comunque svolgersi nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, con particolare riferimento alla riservatezza e all'identità personale. In particolare, nel caso di specie, il Garante ha aggiunto che la foto della donna, scattata molti anni fa nel corso di una manifestazione, e utilizzata al giorno d'oggi per il tesseramento, ingenera una rappresentazione della personalità della donna differente rispetto a quella concreta ed effettiva che si è formata nel corso degli anni trascorsi dal momento in cui l'immagine è stata ripresa.

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