E' indice di razzismo e di odio verso chi appartiene ad una cultura religiosa diversa dalla nostra cercare di togliere il velo ad una donna musulmana. La Corte di Cassazione ribadisce la linea repressiva nei confronti di episodi razzisti in una sentenza di oggi con la quale ha reso definitiva la condanna per atti con finalita' di discriminazione ed odio etnico razziale e religioso nei confronti di un 30enne genovese, Giampiero C., che, i presenza di piu' persone, aveva apostrofato due musulmane mentre si stavano recando alla moschea, cercando di togliere loro il velo e rivolgendo parole ingiuriose come 'negre di m., musulmane di m', il tutto accompagnato da gesti osceni. Per la Suprema Corte, al di la' di tutti gli atteggiamenti volgari, anche il solo tentativo di togliere il velo ad una islamica denota 'volonta' lesiva dell'integrita' morale di persone appartenenti ad una cultura religiosa, quella islamica, diversa da quella cattolica dominante nel Paese', indice inequivocabile di razzismo.

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