Il tribunale di Milano ha attivato uno "spazio informativo" dedicato alla mediazione familiare. Aperto ogni martedì senza appuntamento a coppie in difficoltà, genitori ma anche avvocati e operatori
di Redazione - La mediazione familiare entra in tribunale. Presso la IX sezione del tribunale meneghino è stato istituito uno "spazio informativo", una vera e propria aula di udienza dove, una volta a settimana, il martedì dalle 10 alle 14, coppie in difficoltà, genitori ma anche avvocati e operatori potranno rivolgersi senza appuntamento per ottenere consulenza da mediatori (essenzialmente avvocati e psicologi) adeguatamente formati in corsi di specializzazione.

Lo spazio, si legge nel comunicato stampa, è stato voluto "dal tribunale di Milano, in particolare dal presidente Roberto Bichi e dalla presidente della 9ª sezione, Anna Cattaneo; dal Comune di Milano, con l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e i Servizi sociali, specialistici e per la tutela dei minori; dall'Ordine degli Avvocati di Milano, in particolare con la Commissione Diritto di famiglia e minori e l'Organismo di conciliazione forense; e dal Coordinamento milanese dei Centri di mediazione familiare".

Da oltre 20 anni, prosegue la nota del tribunale, la mediazione familiare è uno strumento per "riorganizzare le relazioni familiari in vista o a seguito della separazione, del divorzio o della rottura della coppia. Tuttavia, nonostante l'esistenza di numerosi centri di mediazione, l'istituto è ancora poco conosciuto e la percentuale di genitori separati che vi fanno ricorso è molto bassa".

Da qui l'idea di portarla dentro il tribunale, sebbene con obiettivi informativi e limitati ad un primo orientamento, affidato a mediatori volontari che si alternano a titolo gratuito.

"Il ricorso all'autorità giudiziaria deve essere l'ultima opzione: nel conflitto tutti perdono - afferma la presidente della sezione Diritto di famiglia del tribunale di Milano Anna Cattaneo - Un serio percorso di mediazione consente di salvaguardare il benessere dei figli e il loro diritto a crescere sereni con entrambi i genitori, aiutati a ritrovare, pur dopo la crisi della coppia, le capacità per un esercizio condiviso e collaborativo della responsabilità genitoriale". Analoghe le considerazioni dell'ordine degli avvocati di Milano che, spiega il presidente Remo Danovi, "vede con favore e contribuisce alla diffusione della cultura della mediazione, della conciliazione e della negoziazione assistita

". Avvalersi della mediazione, conclude "può aiutare i genitori a comprendere come il best interest del minore debba sempre prevalere sui loro contrapposti, anche legittimi interessi. A fronte di una parziale o apparente rinuncia alle proprie pretese, ciascuno scoprirà presto il beneficio tratto da tutti i componenti, adulti e minorenni, in termini di ben-essere".


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