È possibile impugnare la cartella di pagamento notificata con PEC se il formato dell'allegato è .pdf

di Raffaella Feola - La Commissione Tributaria Provinciale di Salerno - di recente - ha confermato l'indirizzo di quei giudici secondo i quali le cartelle di pagamento notificate tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) dall'Agenzia Entrate Riscossione sono illegittime e, vanno annullate se in allegato vi è un file .pdf e non .p7m.

La legge permette la notifica delle cartelle esattoriali con la PEC, solo per quei contribuenti che, in quanto professionisti, imprenditori e società, sono tenuti a dotarsi di questo esclusivo sistema di e-mail.

Il formato dell'allegato contenente la cartella di pagamento, non è specificato dalla legge, infatti, alcuni giudici subito hanno assunto che un formato .pdf è una mera riproduzione dell'originale cartaceo che, pertanto, non garantisce la genuinità del documento essendo lo stesso paragonabile ad una fotocopia.

Formato .pdf e .p7m: quale differenza

Un file in formato .p7m è equivalente ad un file in formato .pdf, ma il primo contiene la firma digitale.

Con sentenza n. 1023/17, la Commissione Tributaria provinciale di Milano, ha dichiarato che un file in formato .pdf non essendo l'originale della cartella - ma una mera riproduzione - non è piena prova.

A sostegno di quanto sin qui dedotto, vi è il Codice di procedura civile che impone all'ufficiale giudiziario l'utilizzo della firma digitale, ogni volta che ci si avvale della Pec per la notifica.

Dello stesso avviso è stata la Commissione Provinciale di Reggio Emilia, che ha affermato che solo il formato .p7m garantisce l'integrità e quindi l'immodificabilità del testo contenuto nel file.

Per poter aprire un file in formato .p7m è necessario, però, che il destinatario dell'atto, abbia sul proprio PC un software che consente di poter prendere visione del file e quindi leggerlo, verificando l'autenticità del nome del mittente e la firma.

Del medesimo avviso è la Commissione Tributaria Provinciale di Napoli e di Lecce.

In conclusione il contribuente può impugnare la notifica se la cartella allegata alla PEC è in formato.pdf.


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