Il Tribunale di Milano premia lo sforzo per ricostruire i rapporti genitoriali ed evitare pregiudizi alla piccola

di Lucia Izzo - Il padre che, assieme alla madre della bambina, ha mostrato di voler riorganizzare le relazioni familiari a livello genitoriale, partecipando a un percorso psicologico e di sostegno alla genitorialità, ha diritto a incontrare la figlia in uno Spazio Neutro per evitare pregiudizi alla piccola nel durante.


Lo ha precisato il Tribunale di Milano, sezione IX (Minori Civile), nel decreto del 24 Marzo 2017 (Pres., est. Laura Cosmai) in una causa riguardante provvedimenti per regolamentare l'affidamento di una bambina nata fuori dal matrimonio.


La piccola veniva prima riconosciuta dal padre, il quale tuttavia arrivava a mettere in dubbio tale paternità, pertanto la madre aveva chiesto al Tribunale di affidarle in via esclusiva la bambina, con collocamento presso di sé e incaricare il Servizio Tutela Minori di sostenere l'uomo in un percorso di consapevolezza del proprio ruolo genitoriale regolamentando gli incontri padre-figlia.


Nel contempo, il padre faceva presente della contemporanea pendenza di giudizio di impugnazione per difetto di veridicità del riconoscimento, e si dichiarava disponibile a contribuire al mantenimento della bambina, chiedendo che venisse individuato il miglior regime di affidamento per lei.


Le parti, in effetti, si dichiaravano disponibili a effettuare un percorso di mediazione familiare che iniziavano dopo che, nell'altro giudizio, la paternità dell'uomo era stata scientificamente provata.

Sì agli incontri padre-figlia in Spazio Neutro

Il Tribunale, in effetti, conferma lo sforzo della coppia teso alla riorganizzazione delle relazioni familiari a livello genitoriale, al fine di riconoscere reciprocamente e valorizzare ciascuno il ruolo di padre e di madre, abbandonando o mitigando le rispettive posizioni di partenza-


Pertanto, nonostante sia in svolgimento un percorso di mediazione familiare, un percorso di psicoterapia per la madre e uno psicologico per il padre, il Tribunale sceglie di accogliere la domanda affinché la bambina possa incontrare il padre in uno spazio neutro.



I provvedimenti provvisori relativi alla regolamentazione delle visite paterne, infatti, appaiono importanti poichè, in mancanza si rende attuale il rischio di un pregiudizio per la minore che, sin dalla nascita, non ha avuto una relazione con il padre.


All'uopo, dovranno essere i Servizi Sociali territorialmente competenti, in eventuale coordinamento con l'organismo di mediazione o dell'esperto nominato, a predisporre gli incontri tra padre e figlia in Spazio neutro. Le modalità, precisa il Tribunale, saranno osservate con cadenza all'inizio quindicinale e poi modulate nel prosieguo in relazione allo sviluppo e all'esito degli accertamenti disposti.


Nelle more dell'attuazione degli incontri, le parti potranno anche avvalersi di un educatore privato scelto da loro di comune accordo e con ripartizione delle relative spese al 50%. Preso atto dell'accordo delle parti, la bambina viene inoltre collocata presso al madre, alla quale il padre verserà una somma per il mantenimento della figlia.


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