Via libera agli sfoghi contro i condomini rumorosi. D'ora in avanti, se l'inquilino e' esasperato dal vicino maleducato potra' lasciarsi andare a frasi di sfogo del tipo: 'li sistemo io quelli' senza incorrere in condanne penali. A legittimare una reazione di protesta contro le cattive abitudini nei condomini e' la Corte di Cassazione che ha bocciato la richiesta del pm presso il Giudice di pace di Firenze di condannare per minaccia una signora che in seguito ad una discussione per motivi condominiali si era rivolta ad un inquilino particolarmente rumoroso a causa dei suoi cani, dicendogli 'vi sistemo io alla prima occasione'. Per la Suprema Corte, questo genere di sfoghi determinati dall'esasperazione 'posseggono un certo tasso di ambiguita'' privo di 'portata minacciosa'. Lecito dunque utilizzarli. A beneficiare della sentenza
26079/05 della Quinta sezione penale, W.M., 56enne fiorentina che, esasperata dagli strepiti che quotidianamente udiva nell'appartamento sovrastante, si era rivolta al diretto interessato con un: 'vi sistemo io alla prima occasione'. Immediata la denuncia. Il caso e' finito in Cassazione dopo che il giudice di pace fiorentino aveva assolto la signora dall'accusa del reato di minacce. A chiederne la condanna, il pm di Firenze secondo il quale la sentenza di assoluzione era viziata da 'manifesta illogicita''. Piazza Cavour ha dichiarato 'inammissibile' il ricorso del pm e, allineandosi al giudizio espresso dal Giudice di pace, ha evidenziato la legittimita' dello sfogo della signora sostenendo che 'le parole pronunciate, per il contesto nel quale sono state espresse - continue liti condominiali - non contengono una prova sufficiente in ordine alla portata minacciosa'.

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