Va risarcita anche l'agonia patita prima della morte. La Corte di Cassazione ha cosi' dato il via libera al risarcimento del danno morale per una famiglia napoletana che ha perso il figlio in seguito ad un incidente stradale. Non importa se l'agonia del proprio caro e' stata 'breve', si tratta di un 'danno catastrofico' che risulta 'apprezzabile dalla vittima pure nel breve intervallo di tempo intercorso tra le lesioni e la morte', e che si trasmette per diritto ereditario ai familiari. Un risarcimento che la Corte d'appello partenopea, nel novembre del 2002, aveva negato ai genitori e al fratello di Massimo A., morto per le gravi lesioni riportate in un incidente stradale nel '92, sulla base del fatto che il loro caro 'era sopravvissuto alle lesioni per un tempo troppo breve', e dunque non aveva patito una lunga agonia. Di diverso avviso e' stata la Terza sezione civile della Cassazione che, accogliendo il ricorso dei familiari di Massimo A., ha stabilito che dovranno essere risarciti per l' agonia patita dal figlio nelle due ore precedenti la morte, per le lesioni riportare in seguito allo scontro con un altro veicolo che aveva invaso la sua corsia di marcia.

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