La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione (Sent. n. 9353/2005) ha stabilito che chi soffre di depressione, causata dalle condizioni stressanti in cui lavora, ha diritto a essere risarcito dall'azienda. I Giudici del Palazzaccio hanno precisato che l'obbligo di tutela delle condizioni di lavoro e la tutela alla salute, quale bene primario e garantito dalla stessa Costituzione, prevalgono rispetto sia alla mera osservanza delle condizioni del contratto (individuale e/o collettivo che regolano le modalità di lavoro del lavoratore) sia alle esigenze organizzative del datore di lavoro stesso. Con questa decisione la Corte, respingendo il ricorso presentato da un'azienda, ha condannato la stessa al risarcimento del danno morale in favore del proprio dipendente per la depressione nella quale era caduto a causa dei turni troppo stressanti.

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