Le prevede la legge delega sullo 0-6 attualmente all'esame del Senato
di Laura Tirloni - Mentre l'osservatorio dei minori denuncia un'emergenza rispetto ai casi di maltrattamento negli asili e nelle scuole materne, tristemente confermata dalla cronaca, in Parlamento approda l'esame della legge delega che mette in campo strumenti più accurati per supervisionare i maestri e gli educatori dei nidi e delle scuole materne, al fine di verificare la legittimità dei comportamenti tenuti con i minori.

Elevare il livello di istruzione delle educatrici fino alla laurea, svolgere obbligatoriamente una formazione continua in servizio e istituire un coordinamento pedagogico di vigilanza. Sono questi i tre punti cardine della legge delega sullo 0-6 che dovrà essere approvata in Senato entro la fine di quest'anno, secondo i dettami della 107, per contrastare i fenomeni di violenza. Episodi come quello avvenuto recentemente in provincia di Pisa, dove un'educatrice scolastica ha minacciato, umiliato e punito ripetutamente bambini da uno a tre anni, finché i carabinieri non hanno svelato, attraverso videoregistrazioni, gli episodi di maltrattamento che avvenivano in classe.

Al momento, i controlli su educatrici e maestre di asili nido e scuole dell'infanzia sono a macchia di leopardo e ancora regolati a livello comunale, dalle singole amministrazioni.
Alcune regioni, come l'Emilia Romagna e la Toscana, spesso all'avanguardia in tema di istruzione, si sono già prontamente dotate di leggi regionali che prevedono un coordinamento pedagogico per i docenti (una sorta di staff che verifica la capacità di educatori e maestri di occuparsi adeguatamente dei bambini) e regole molto severe per la supervisione dei minori.
Altre, come il Piemonte, la Sicilia o la Calabria, risultano, al contrario, decisamente indietro.
La senatrice Francesca Puglisi, promotrice del disegno di legge 1260, (progetto che è poi confluito nelle linee guida della Buona scuola), spiega che: "con la legge delega - si punta - a colmare un vuoto". E prosegue: "La qualità degli asili e la correttezza del comportamento di chi ha in custodia i bambini devono essere sottoposti a controlli rigorosi, sia che si tratti di asili gestiti direttamente dal Comune, sia convenzionati, che privati". E ancora: "Chiunque gestisca una struttura deve garantire serietà e rigore di comportamenti. I casi isolati, come quello di Pisa possono capitare, quello che possiamo fare è evitare che certe persone possano continuare a lavorare nelle scuole".

Da parte sua, il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori, chiede a gran voce che venga istituita per legge una visita periodica di 'tenuta emotiva' di chi si occupa dell'educazione dei bambini.

La legge delega dovrebbe essere in grado di rispondere a tutte queste istanze, anche se i lavori sembrano procedere a rilento, in quanto ancora si sta lavorando su molti altri punti, tra cui la suddivisione dei costi degli asili nido e delle scuole dell'infanzia, che andranno a costituire un unicum.






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