E' stato pubblicato il Decreto Legge approvato nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri dell'11 novembre 2004 su proposta del Presidente del Consiglio, Berlusconi, del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, Matteoli, e del Ministro per le politiche comunitarie, Buttiglione. Il decreto-legge consente l'immediata applicazione di alcune misure contenute nella direttiva 2003/87 (non ancora recepita nel nostro ordinamento) in materia di scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra nella Comunità europea, sulla base di prescrizioni contenute negli Accordi di Kyoto. Il provvedimento, in particolare fissa le regole per richiedere entro il 30 novembre 2004 la prevista autorizzazione ad emettere dal 1° gennaio 2005 alcuni tipi di gas per i gestori degli impianti che rientrano nelle categorie previste dalla direttiva (attività energetica, lavorazione dei metalli ferrosi, industria dei prodotti minerali, talune attività del settore cartaceo). Tali autorizzazioni, nonchè le informazioni fornite dai gestori degli impianti (che andranno presentate al Ministro dell'ambiente entro il 30 dicembre 2004), consentiranno di elaborare il piano per l'assegnazione delle quote di emissione di gas serra che l'Italia potrà immettere nell'atmosfera.
L'assegnazione darà vita, a sua volta, ad un mercato dei permessi di scambio europei secondo il quale ciascun gestore europeo potrà ottenere il permesso ad emettere quantità maggiori di gas serra a fronte di impegno di altro gestore ad emettere quantità inferiori; il tutto nel contesto del generale obiettivo di contenimento delle emissioni in un'ottica globalizzata. (Decreto Legge 12 novembre 2004, n.273: Disposizioni urgenti per l'applicazione della direttiva 2003/87/CE in materia di scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra nella Comunità europea - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 novembre 2004, n.268).

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