Lo ha stabilito la Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. 37960/2004) precisando che il privato cittadino ha il diritto di difendere la sua proprietà, e quella dei terzi, dagli attacchi dei malfattori. I Giudici del Palazzaccio hanno quindi precisato che inseguire il ladro che si dà alla fuga per recuperare la refurtiva e consentire l'arresto, da parte della polizia giudiziaria, del disonesto, non solo è legittimo ma anche giusto ed encomiabile e ciò anche se il comune cittadino di per sé non ha la facoltà di procedere all'arresto in flagranza. Con questa decisione la Corte ha confermato la legittimita' del comportamento di un giovane che, accortosi del furto di un portamonete a una ragazza, si era messo ad inseguire il ladro in fuga.

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: