L'Agenzia delle Entrate ha già chiesto al Ministro dell'economia di sospendere l'applicazione delle sanzioni

Sono circa un milione e mezzo le Certificazioni Uniche presentate in ritardo o errate e per le quali i sostituti d'imposta rischiano di dover pagare delle sanzioni.


Sembra però che le contestazioni di molte categorie stiano sortendo i loro effetti giacché l'Agenzia delle Entrate ha già chiesto al Ministro dell'economia di sospendere l'applicazione delle sanzioni.


La nuova Certificazione Unica i cui dati sono alla base del 730 precompilato, ha generato notevoli problemi specialmente per il ritardo con cui sono stati forniti gli applicativi e con cui sono stati forniti i necessari chiarimenti.

Anche il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha lanciato un appello e, in un comunicato stampa, ha detto un chiaro no alle sanzioni su ritardi e irregolarità. 


Secondo il Consiglio Nazionale si deve tenere conto infatti delle oggettive difficoltà che i professionisti hanno incontrato anche per per la novità dell'adempimento con cui si doveva prendere dimestichezza.


Attualmente l'articolo 2 D.Lgs. n. 175/2014  prevede una sanzione di 100 euro per ogni certificazione errata, tardiva od omessa. 


Nel comunicato stampa, il Consiglio Nazionale dei Commercialisti afferma che è necessario disapplicare le sanzioni per ritardi e irregolarità che, in questo caso, non dipendono da negligenze dei professionisti.


Come si legge nel comunicato "Si tratterebbe di un segnale di ascolto nei confronti delle difficoltà vissute dai professionisti", un segnale che "farebbe il paio con quello relativo allo slittamento del termine dei versamenti di UNICO 2015 per i soggetti agli studi di settore, preannunciato dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, lo scorso 29 maggio a Siracusa".


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