Rogatoria internazionale per un italiano che rischia sanzioni penali per un eccesso di velocità in auto

Avv. Francesco Pandolfi

La "rogatoria internazionale" per una caso di eccesso di velocità in auto.

L'eccesso di velocità in Italia da origine ad una sanzione, mentre in Svizzera può innescare un procedimento penale vero e proprio.

A prima vista, il titolo di questo articolo sembra a dir poco singolare; in effetti è noto che per il codice della Strada italiano l'eccesso di velocità è punito con una sanzione amministrativa.

Nella vicina Svizzera però, la normativa risulta essere assai più rigida ed, effettivamente, l'utente della strada rischia di incorrere in un vero e proprio procedimento penale.

E' accaduto pochi giorni fa, infatti, che la Polizia cantonale svizzera, tramite un dispositivo radar, ha rilevato la velocità di un veicolo condotto da un italiano e percorrente un tratto autostradale a 122 km/h, ove invece il limite massimo è posto in 80 km/h.

Dedotto il margine di tolleranza di 6 km/h, la velocità determinante la sanzione corrispondeva a 36 km/h e, per l'effetto, il conducente responsabile veniva denunciato alla Procura del relativo Cantone.

Siccome la circostanza di questo reato rappresenta, ai sensi dell'art. 90 della Legge federale svizzera sulla circolazione stradale, una grave infrazione alle norme della circolazione, questa va punita con la detenzione o multa.

Di conseguenza, a prescindere dalla differenza di legislazione, le autorità elvetiche richiedono all'Autorità Giudiziaria italiana in tempi strettissimi e tramite rogatoria internazionale, di procedere agli accertamenti di identificazione del reo ed al suo interrogatorio con le garanzie difensive del caso, data la sua veste di indagato.

Insomma gli automobilisti sono avvertiti: date le diverse tipologie di sanzioni contemplate dai diversi Ordinamenti statuali, è sempre meglio mantenere una condotta guida prudente nel rispetto dei limiti di velocità.

Legislazione elvetica a parte, viaggiare a velocità moderata può servire anche nel nostro Paese, non tanto per evitare le multe, ma per restringere il campo al verificarsi di gravi incidenti, e anche questa, dopo tutto, non è cosa da poco.

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Francesco Pandolfi
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Si occupa principalmente di Diritto Militare in ambito amministrativo, penale, civile e disciplinare ed и autore di numerose pubblicazioni in materia.
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