È stato approvato nel tardo pomeriggio di oggi, nell'ambito di un Consiglio dei ministri molto "prolifico" l'atteso decreto antiterrorismo, più volte annunciato e rinviato per ben tre volte.

Sulla scia dei recenti eventi internazionali e delle soluzioni già adottate dagli altri Paesi europei, anche l'Italia si è dotata di "misure dure" finalizzate ad arginare l'escalation jihadista e a minare alla base l'Isis e le compagini del terrore, colpendo sia il proselitismo che l'uso del web quale principale canale di comunicazione.

Dalla superprocura alle pene per chi parte per combattere nei "teatri di guerra", passando per il rinforzo della sicurezza nelle città italiane, ecco le principali misure del nuovo "piano anti-islamisti":

-     Sicurezza rinforzata

Potenziata l'operazione Strade sicure che vede lo stanziamento di risorse da 3mila a 4800 militari a presidio delle città italiane e di 1800 solo per il presidio dei dati sensibili.
Seicento soldati saranno destinati alla sicurezza dei padiglioni Expo a Milano.
 
- Foreign fighters e "lupi solitari"

Sanzionare sia i combattenti attivi che quelli passivi, con un inasprimento delle pene per gli "arruolati" (da tre a sei anni) e l'introduzione di una nuova figura di reato per chi supporta i "foreign fighters" (analogamente punita da tre a sei anni), rappresenta il vero fulcro del pacchetto antiterrorismo.

Prevista anche la punibilità, mutuata dal modello francese, da cinque a dieci anni per i c.d. "lupi solitari", ossia per coloro che si autoaddestrano, con aggravanti se le condotte sono realizzate con l'ausilio del web.

-     Arresto anche per chi detiene esplosivi

Tra le nuove misure, viene previsto anche l'arresto (fino a 18 mesi e l'ammenda fino a 247 euro) per chi detiene abusivamente materiali destinati alla fabbricazione di esplosivi.

Una norma ad hoc punirà, inoltre, con l'arresto o con la sanzione pecuniaria, chi omette di denunciarne il furto o di segnalare eventuali transazioni sospette.

 

-     Superprocura

Verrà istituita una Procura nazionale anti-terrorismo, quale naturale prosecuzione della Procura nazionale antimafia.
Verranno cioè attribuite al procuratore nazionale antimafia funzioni di coordinamento, su scala nazionale, delle indagini relative ai procedimenti penali e di prevenzione in materia di terrorismo.
 

-     Stretta sulle misure di prevenzione

Sul piano delle misure preventive, prevista la possibilità di applicare la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza ai "foreign fighters", oltre a maggiori poteri ai prefetti e ai questori, con la facoltà di procedere al ritiro del passaporto ai soggetti indiziati di terrorismo, e all'introduzione di una figura di reato per punire i contravventori agli obblighi conseguenti al ritiro e alle altre misure cautelari.

-     Giro di vite sul web

Il pacchetto prevede una forte stretta anche sul web, con l'istituzione di una black list dei siti che istigano a delinquere e inneggiano al terrorismo.

L'elenco sarà costantemente aggiornato dal servizio di Polizia postale e delle telecomunicazioni della Polizia di Stato e l'autorità giudiziaria avrà la possibilità di ordinare agli internet provider di inibire l'accesso ai siti sospettati, verso i quali si procederà all'oscuramento.

 


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