È una delle battaglie legali del mondo corporate destinata a destare clamore, quella che in America chiamano già la "guerra delle cuffie", soprattutto per le sue protagoniste

di Marina Crisafi - È una delle battaglie legali del mondo corporate destinata a destare clamore, quella che in America chiamano già la "guerra delle cuffie", soprattutto per le sue protagoniste: l'Apple da una parte e la Monster dall'altra.

La vicenda è iniziata con la denuncia depositata presso il tribunale della contea di San Mateo, in California, dalla Monster Products, nota società di Brisbane produttrice di apparecchiature audio e accessori per l'ascolto della musica, contro il gruppo Apple, e in particolare alla Beats Electronics, azienda produttrice di cuffie, auricolari ed altoparlanti, ai suoi cofondatori (il discografico Jimmy Iovine e il famoso rapper Dr. Dre) e alla taiwanese produttrice di smartphone Htc.

La causa, come riportato dal Wall Street Journal, è proprio la rilevazione "fraudolenta" da parte di Apple & Co. della Beats, avvenuta nel maggio scorso per la cifra di oltre 3 miliardi di dollari, prima della scadenza della partnership commerciale con Monster Products.

Nella documentazione presentata in tribunale, la Monster rileva in particolare la falsa transazione avvenuta con Htc, che nel 2011 aveva rilevato il 51% della Beats per poi cedere, nuovamente, poco tempo dopo, alla società, il 25,5% dei titoli comprati.

Sulla base di una clausola sul cambio di proprietà, in sostanza, Monster Products sarebbe stata messa alla porta, dovendo cedere al momento della vendita delle quote a Htc tutti i diritti intellettuali a Beats (dopo aver contribuito al lancio della linea di cuffie), perdendo così milioni di dollari di ricavi.

Per sapere come andrà a finire, bisognerà attendere l'esito del processo. Ma, considerato che i tribunali americani non hanno gli stessi tempi di quelli nostrani, la curiosità potrebbe essere presto appagata. 


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