È durato da Natale a Capodanno: meno dell'abete addobbato, degli agrifogli e delle stelle di Natale! Inaugurato il 23 dicembre, con 3 mesi di anticipo sulla data prevista per la consegna dei lavori (fine marzo 2015), il tratto di accesso al viadotto Scorciavacche sulla statale Palermo-Agrigento è crollato poco più di dieci giorni dopo, il 4 gennaio, quando metà della carreggiata era letteralmente collassata e la parte restante appariva solcata da una profondissima faglia. Fortunatamente senza provocare tragedie, visto che al momento del disastro non transitavano veicoli!… 

Dopo il tweet di Renzi che prometteva di far "pagare tutto" al responsabile e di "far finire la festa", la Procura di Termini Imerese, guidata dal dott. Alfredo Morvillo, non ha perso tempo: disposto il sequestro

immediato della struttura, ha prontamente requisito le carte dell'intera "pratica viadotto" - dall'appalto al collaudo - e ha nominato un nutrito collegio di consulenti. Ancora non c'è nessun iscritto nel registro degli indagati - fanno sapere Morvillo e il suo sostituto Francesco Gucciardi - ma le cose potranno presto cambiare, qualora i periti richiedano l'esecuzione di accertamenti irripetibili per risalire alle cause del crollo. 

Si capisce, comunque, che la Procura intende condurre delle indagini ad ampio spettro, vista le già corpose dimensioni del fascicolo; oltre, infatti, a voler far luce sulle colpe di chi ha progettato ed eseguito i lavori (il consorzio Bolognetta spca), non si esclude una possibile responsabilità della stessa A.N.A.S., che potrebbe aver esercitato pressioni per la consegna anticipata. 

A livello politico, intanto, è sotto attacco il ministro per le infrastrutture Maurizio Lupi, di cui il Movimento 5 Stelle ha domandato le dimissioni. Ma anche il gruppo Pd al Senato - come annunciato da Marco Filippi, capogruppo Pd in Commissione Trasporti - intende condurre un'indagine conoscitiva sulla vicenda, al rientro dalla pausa festiva.


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