Con una estensione piuttosto
Con una estensione piuttosto "oppressiva" del diritto d'autore, la Spagna dice addio a Google News! Il colosso mondiale della navigazione nel world wide web, che presta il suo servizio di aggregazione notizie a 70 Paesi in 35 lingue diverse, ha infatti deciso di non essere più operativo nel Regno di Felipe, dopo che il Parlamento di Madrid ha approvato la c.d. link tax - una norma che impone a chiunque pubblichi un link ad un articolo di giornale (o anche la sola citazione del titolo o sommario) di pagare i diritti d'autore all'editore. Una gabella che la società americana ritiene indebita e iniqua e che, quindi, si rifiuta di pagare.

E così, fra pochi giorni - il 16 dicembre 2014 - tutte le pubblicazioni virtuali di grandi e piccole testate ispaniche verranno deindicizzate dal più grande motore di ricerca internazionale. Del resto - spiega la direzione di Google per Italia, Spagna, Portogallo e Grecia - "Google News non raccoglie alcun genere di pubblicità sulle sue pagine con l'ovvia conseguenza che, per noi, il rispetto della nuova legge semplicemente non sarebbe sostenibile".

E poco importa (al Legislatore spagnolo) se gli editori ricavano da Google News dal 10 al 30% del loro traffico! Dopo aver dato origine al procedimento che ha condotto alla sentenza della Corte Europea sul diritto all'oblio, La Spagna sembra proprio voler andare a fare compagnia alla Cina (altro Paese dove Google ha dovuto interrompere i propri servizi) se non per ragioni di censura, per una (malintesa, esagerata?) tutela della proprietà intellettuale che vorrebbe mettere in discussione l'essenza stessa di Rete come sistema globale di intercollegamento di siti e contenuti...

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