Il consiglio dei ministri ha varato un nuovo pacchetto di norme per contrastare il dilagante fenomeno della corruzione.

Il consiglio dei ministri ha appena varato un nuovo pacchetto di norme per contrastare il dilagante fenomeno della corruzione. Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio e il Ministro della Giustizia hanno illustrato in sintesi quelle che sono le principali misure.

La stretta del governo prevede innanzitutto un aumento delle pene: la massima passerà da 8 a 10 anni mentre la pena minima salirà da 4 a 6 anni.

Anche la prescrizione del reato si allungherà di due anni se interviene una condanna di primo grado e di un ulteriore anno una volta concluso il giudizio di secondo grado.

Naturalmente, assicura il premier, la norma non si applica al passato ma a partire da quando il DDL diventerà legge.

Ci sono poi misure di natura patrimoniale perché, afferma il premier, chi ha "rubato", deve restituire il maltolto, sino all'ultimo centesimo. La confisca sarà più semplice e le misure patrimoniali coinvolgeranno anche gli eredi.

Nel disegno di legge si ipotizzano anche misure sui beni confiscati analoghe a quelle attualmente applicate per le associazioni mafiose.

Insomma, colpire il denaro "è la cosa che fa più paura ai corrotti e ai corruttori" ha detto il ministro Orlando, "L'aggressione ai patrimoni, come per la lotta alla mafia, è la vera chiave di volta"

 

Per quanto riguarda il patteggiamento le nuove misure prevedono che l'applicazione della pena su richiesta delle parti "non potrà escludere la possibilità della pena detentiva".

Ecco il video della conferenza stampa

e qui sotto il video Skytg24:


Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: