È il primo caso del genere in Italia mentre negli Stati Uniti, sentenze simili non sono una novità

È il primo caso del genere in Italia - mentre negli Stati Uniti, sentenze simili non sono una novità -: il Ministero della Salute obbligato all'indennizzo dei danni in favore di un bambino divenuto autistico "per colpa" del vaccino esavalente Infanrix Hexa Sk (immunizzante nei confronti di: difterite, tetano, poliomelite, epatite b, haemophilus b e pertosse) prodotto dalla GlaxoSmithKline. Il Tribunale del Lavoro di Milano non ha dubbi: "è acclarata la sussistenza del nesso causale tra tale vaccinazione e la malattia", come recita il dispositivo della sentenza emessa il 23 settembre scorso! 

In effetti, già nel 2012, era stato tracciato dal Tribunale di Rimini un legame tra vaccinazione (in quel caso, la "trivalente", efficace contro: rosolia, morbillo e parotite) e disturbi dello spettro autistico, ma poi la sentenza era stata appellata dal Ministero della Salute che aveva infine ottenuto ragione. Allora, le motivazioni della sentenza di primo grado richiamavano i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, che legava l'autismo al vaccino contro il morbillo; ma lo stesso studio veniva in seguito "sconfessato" dalla rivista, che lo giudicava "inattendibile", negando così valore anche alle risultanze processuali che ad esso si rifacevano.  

In questo caso, invece, iniziato con il ricorso presentato nel 2011 dai genitori di un bimbo cui era stata iniettata la vaccinazione nel 2006, il Ministero non ha fatto ricorso rendendo dunque definitiva la decisione di primo grado. Ecco perché diciamo che è una sentenza destinata a fare storia.


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