Il fisco potrebbe ottenere più di 2 miliardi attraverso un sistema che dissuade dallo scaricare le spese

È deciso: le tasse per il 2014 (e - probabilmente - per gli anni a venire) si pagheranno con il modello 730 precompilato

La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha detto sì alla dichiarazione dei redditi parzialmente precompilata già dal gennaio 2015. Novità che si accompagna a una serie di rinnovamenti anche in materia di: regimi fiscali dei professionisti, rimborsi IVA, detrazioni per spese di pubblicità e sponsor. 

Fra qualche mese quindi lavoratori dipendenti e pensionati - circa 20 milioni di contribuenti - riceveranno direttamente a casa propria i modelli 730 "già comprensivi di reddito dichiarato", elaborati presuntivamente dall'Agenzia delle Entrate incrociando i dati relativi a fondi entranti e fondi uscenti rinvenuti nelle banche dati che vedono iscritti i cittadini interessati (Inps, banche, assicurazioni previdenziali etc.) e nelle dichiarazioni dei relativi sostituti di imposta. Su questi ultimi in particolare grava l'obbligo di rendere disponibili all'Erario i dati relativi a redditi da lavoro e trattenute, pena una sanzione di 100 euro per lavoratore

Il tempo per la ricezione del modello sarà compreso fra il primo marzo e il 15 aprile 2015 - termine ultimo per la dichiarazione 2014. I contribuenti interessati dal 730 precompilato potranno comunque rettificare le informazioni reddituali presenti nel modulo accedendo, personalmente oppure tramite Caf o commercialista, al sistema informatico dell'Agenzia delle Entrate. 

Ma anche questa volta, come al solito, i problemi vengono risolti a metà. Se pensavamo di poter fare a meno del commercialista ci siamo sbagliati. Infatti la richiesta di detrazione di alcune spese (come quelle mediche, di istruzione, funerarie e le erogazioni a onlus) e associazioni

benefiche bisognerà farla da soli. O meglio da soli se si è in grado di farlo altrimenti bisognerà rivolgersi a un professionista.

In sostanza i modelli sono riempiti solo con i dati in possesso del fisco (immobili, parenti a carico, etc...) e quelli trasmessi dalle banche, dagli enti previdenziali e dalle assicurazioni. Tutti gli altri dati vanno integrati.

Ma attenzione: solo se si accetta la dichiarazione così come è si potrà essere immuni da controlli. Se invece si fa qualche cambiamento per inserire anche una sola detrazione, allora si finisce nel grande bacino dei controlli automatici.

E poi saranno davvero tutti in grado di usufruire del nuovo 730 dato che per farlo bisognerà accedere ai servizi telematici dell'Agenzia e disporre anche del PIN?

Insomma le perplessità non mancano e c'è anche chi sospetta che il nuovo sistema sia stato studiato per dissuadere dal detrarre alcune spese se non altro per evitare controlli. Si pensi che la sola detrazione delle spese mediche riguarda circa 14 milioni di contribuenti e se si considera che stiamo parlando di una detrazione di 166 euro a testa, a conti fatti si potrebbe arrivare a più di 2 miliardi di euro in più per l'Erario.


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