Dopo mesi di ritardi e polemiche, il ddl sul conflitto di interessi è approdato alla Camera per la discussione.

Dopo mesi di ritardi e polemiche, il ddl sul conflitto di interessi è approdato alla Camera per la discussione.

La nuova disciplina, riguardante uno degli argomenti più discussi dell'ultimo decennio, punta su un intervento preventivo rispetto a quello prevalentemente successivo dettato dalla normativa vigente (l. n. 215/2004).

Incompatibilità da verificare e risolvere prima dell'assunzione della carica pubblica, in modo da impedire l'adozione o l'omissione di atti in presenza di situazioni di conflitto di interessi; istituzione di un'apposita commissione con compiti preventivi e sanzionatori, composta da membri nominati dal presidente della Repubblica tra persone "di notoria e indiscussa capacità e indipendenza", sono i pilastri del progetto di legge (A.C. 275-A), che unifica in un unico testo le diverse proposte presentate dai gruppi parlamentari.

Nel ddl c'è spazio anche per le soluzioni: come l'affidamento del patrimonio ad una gestione fiduciaria o la preventiva vendita delle attività patrimoniali con il successivo affido del ricavato alla gestione fiduciaria (il c.d. "blind trust" o fondo cieco, istituto di origine anglosassone).

Permangono, inoltre, rispetto alla normativa vigente, l'obbligo di astensione per i titolari delle cariche di governo dalla partecipazione a decisioni che possano incidere sulla propria situazione patrimoniale, nonché l'obbligo di dichiarazione patrimoniale destinata a far emergere eventuali conflitti di interesse, con la previsione di un elenco tassativo di situazioni e dati da dichiarare, nel rispetto di un timing più serrato.

I destinatari delle nuove norme sono i titolari di cariche governative (presidente del Consiglio, vicepresidente, ministri, sottosegretari) e delle autorità indipendenti, mentre un decreto legislativo ad hoc detterà la disciplina per i titolari di cariche negli enti locali.

Ma i nodi da sciogliere sono ancora molti e i 350 emendamenti al testo rischiano di far tornare il ddl in commissione, rallentando i lavori. 

Progetti di legge N. 275-1059-1832-1969-2339-2652-A (richiesta autorizzazione a riferire oralmente il 7 ottobre 2014). A pag. 7 il testo unificato
Progetto di legge n.275

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