di Paolo M. Storani - "Genitori e figli di un paese serio. I rapporti, i conflitti, le speranze e il futuro" (Civitanova Marche Alta, 29 luglio 2014, Auditorium Sant'Agostino)

 

Nella splendida cornice di Civitanova Marche Alta in questi giorni si celebra il sontuoso Futura Festival, manifestazione costellata di pregevoli eventi alla portata di tutti (siamo in ansiosa attesa della lectio magistralis di domani, 1° agosto 2014, di Zygmunt Bauman, ritenuto il più grande pensatore vivente: "la natura dei sogni è diventata privata, il sogno è diventato privato, io cerco un posto comodo per me e i miei cari in un mondo irrimediabilmente non riparabile", anche se un'àncora in Italia l'abbiamo ed è quel "buon capitale sociale comunitario" che risponde al nome di famiglia; seguirà un intervento del giornalista anti-Casta Gian Antonio Stella: due personaggi dei quali il nostro Portale parla spesso).

Nello spirito di condivisione che si respira nelle piazzette e nelle location storiche vestite della luce nuova del futuribile, ha trovato spazio il salotto a cura dell'Ordine degli Avvocati di Macerata sul tema "Genitori e figli di un paese serio. I rapporti, i conflitti, le speranze e il futuro".
La conduttrice, Avv. Luisella Cellini, ha introdotto gli astanti in un affascinante viaggio sui rapporti di coppia e sui modelli familiari coniugando tradizione e innovazione.

Come l'insorgere della borghesia ha eroso progressivamente e inevitabilmente il modello socio-culturale della famiglia patriarcale verso la forma della famiglia mono nucleare così la crisi economica e dei valori di riferimento ha aperto a scenari nuovi in cui la figura classica viene affiancata da modelli di unione più semplici come le convivenze.

Il Presidente dell'Ordine degli Avvocati, Stefano Massimiliano Ghio, ha evidenziato che la separazione della coppia determina un impoverimento non solo umano e affettivo, ma anche economico degli ex e della società stessa.

Una situazione peggiorativa che conduce verso l'isolamento della famiglia e del minore all'interno della stessa in un'escalation negativa che rischia di essere senza ritorno.

Il compito degli operatori nel diritto di famiglia, ha osservato il Presidente Ghio, è molto delicato ma allo stesso tempo cruciale. I cosiddetti matrimonialisti godendo di un osservatorio prospettico rispetto agli interessati separandi hanno gli strumenti per porre i coniugi di fronte alle loro responsabilità indipendentemente dalle ragioni contrapposte spingendo la ex coppia verso la ricerca di un nuovo assetto degli equilibri familiari. Come dire: la famiglia continua anche quando l'amore finisce.

La psicoterapeuta Dott.ssa Lorella Cerquetti, mitica autrice dei testi dei Nomadi, con cui il sodalizio dura da oltre vent'anni, mentre compone e scompone le parole in un'affascinante melodia espressiva che calamita l'attenzione dell'uditorio, ha tratteggiato i contorni di una coppia concentrata su sé stessa, incapace di rinunciare all'ideale della "coppia più bella del mondo" e di scendere a compromesso con la realtà del limite dell'altro e dell'amore che si trasforma in affetto. Una coppia in cui non esiste più il ruolo del padre che protegge la mamma col bambino nei primi mesi di vita e poi parimenti è capace di staccare il legame difeso per riportare all'autonomia la moglie e il figlio iniziandolo al mondo. Una soluzione possibile richiede l'affiancamento dei coniugi in un iter teso a riconquistare il territorio bruciato dall'innamoramento convertendo in forme affettive inaspettate e maggiormente evolute. Condurre per mano questo padre disorientato dalla sponda dell'autorità verso l'approdo più equilibrato ed equilibrante dell'autorevolezza.

Don Mario Colabianchi, Presidente Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno, ha parlato di minori e di famiglie ossessionate dal mito dell'apparire e dal senso di inadeguatezza compensato dai beni materiali.

Ansia di "essere uguali" per sentirsi uguali.

La famiglia crede di essere libera concentrandosi su se stessa in una dimensione sempre più privatistica che, invece, la costringe in una deriva sempre più isolazionista. Educare alla libertà che rende capaci di accettare la diversità dell'altro e del mondo; accompagnare ciascuna unione nel viaggio verso questa libertà ė il compito della Chiesa oggi. Il compito di chi sceglie di abbandonare la visione dal centro per assumere la vista dalle periferie come dice Papa Francesco.

L'Avv. Deborah Bianchi, esperta in responsabilità civile e diritto di famiglia, partendo dalla consapevolezza del fallimento del modello familiare proposto dal nostro Ordinamento giuridico ormai assolutamente disallineato rispetto alla realtà, ha lanciato la provocazione dell'ipotesi di un modello giuridico nuovo, capace di accogliere la famiglia quale legame di affetti primari disancorati dal rapporto orizzontale moglie-marito o comunque tra ex. Si tratta del conio di un nuovo modello culturale in cui viene spezzata l'equazione diabolica cattivo coniuge=cattivo genitore. Un marito infedele può essere un buon padre. Una moglie stakanovista può essere un'insopportabile compagna ma un'ottima madre. Spetta anche al diritto aiutare questo nuovo modello culturale di famiglia facendo si che le questioni delle colpe e degli addebiti restino confinate nel rapporto giuridico di coppia (responsabilità endofamiliare) e si affianchi la questione del fallimento della famiglia di fronte al minore e di fronte alla società in cui gli ex coniugi o i genitori naturali sono responsabili in solido a prescindere, in una dimensione collocata nell'ambito della responsabilità oggettiva (responsabilità familiare).

Dopo la delusione della riforma del diritto di famiglia del 2006 e di un affido condiviso che di fatto è rimasto affidamento alla madre, occorre rifondare il rapporto figli-genitori sulla scorta della disciplina di parificazione tra figli matrimoniali e figli naturali (d.lgs. 154/2013) secondo cui la famiglia richiede soluzioni condivise tra i diretti interessati e tutta la community dei professionisti della famiglia (avvocati, magistrati, servizi sociali, psicologi, mediatori, terzo settore).

L'Avv. Cellini ha concluso rilanciando tutte le riflessioni al pubblico, lieta di un dibattito su un tema "vecchio" che però è sempre nuovo e che in un Paese serio deve trovare collocazione nell'ambito di una comunità di veri professionisti della famiglia, professionisti di testa ma anche di cuore.

La foto di corredo al presente resoconto è nostra: effigia l'Avv. Deborah Bianchi mentre espone nel corso del terzo intervento, affiancata dal Pres. dell'Ordine degli Avvocati di Macerata, Avv. Stefano Massimiliano Ghio, e dalla presentatrice, Avv. Luisella Cellini.


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