La Cassazione, con sentenza del 27.2.2002, ha stabilito che esporre striscioni con scritte offensive non equivale di per sé a incitare la violenza
La Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza depositata lo scorso 27 febbraio, ha stabilito che esporre striscioni con scritte offensive non equivale di per sé a incitare la violenza.

La decisione è stata presa dopo l'entrata in vigore del decreto contro la violenza negli stadi (Dl. n. 336/01, convertito con modifiche nella L. n. 377/01).

La Corte, con la citata sentenza, ha rilevato che in base all'art. 2-bis (da considerarsi norma di interpretazione autentica) l'istigazione alla violenza deve essere specifica e non può quindi ravvisarsi in una scritta che contenga soltanto espressioni offensive generiche.


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