Rischia di non vedere un centesimo di risarcimento chi, dopo un intervento chirurgico, non puo' piu' avere figli. A meno che non siano stati fatti tutti i test diagnostici subito dopo l'insorgere della patologia. Lo sancisce la Corte di Cassazione che sottolinea come 'se puo' essere vero che gli esami clinici tesi all'accertamento della 'potentia generandi' non rientrino tra quelli routinari e abituali' e' anche vero che 'se subentrano patologie' e' necessario sottoporsi agli 'opportuni test diagnostici secondo criteri di ordinaria prudenza e diligenza'. Pena la perdita del risarcimento chiesto per il dramma di non poter piu' avere figli, essendo colpiti da impotenza 'generandi'. A fare le spese della sentenza
1574 della Seconda sezione civile della Cassazione, una coppia palermitana, Ottavio B., medico 50enne, e la consorte Sabrina F. Il professionista, sottopostosi nel '71 e nell'83 a due distinti interventi chirurgici per l'asportazione di cisti nell'epidemio del testicolo destro in seguito ai quali il flusso degli spermatozoi era rimasto interrotto, aveva subito un successivo e analogo intervento chirurgico due anni dopo da parte di Ferdinando C. Anche questo intervento, pero', sortisce esito infausto. Risultato Ottavio non puo' piu' avere figli. La vicenda finisce in un'aula di tribunale nel '96 quando la coppia chiede il risarcimento per il danno subito. Il medico che aveva effettuato l'operazione si oppone sottolinenando l'intervenuta prescrizione del diritto al risarcimento.

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