Avv. Barbara Pirelli del Foro di Taranto
E-mail: barbara.pirelli@gmail.com

"La violenza è l'ultima risorsa degli incapaci" scriveva Isaac Asimov, ed è su questo che dovrebbero riflettere i tanti mariti che nelle dinamiche relazionali con la moglie non sanno usare altro linguaggio che quello della violenza fisica e verbale.

Ma ora è arrivato un nuovo giro di vite dalla Corte di Cassazione che ha ricordato (sentenza 45585 del 12 novembre 2013)  che nulla può mai giustificare atti di violenza contro la moglie. neppure il fatto che la donna gestisca la famiglia con incuria e sciatteria rivelandosi inadeguata nel ruolo genitoriale.


La corte d'appello di Brescia, in parziale riforma della sentenza del tribunale di Bergamo, aveva assolto  un marito violento dal reato di danneggiamento ed aveva ridotto la pena  precedentemente inflitta in primo grado condannandolo per le residue accuse.

Il caso è poi finito dinanzi alla suprema Corte  che nella sentenza evidenzia come l'uomo fosse comunque responsabile per il reato di maltrattamenti in danno della moglie e che non potessero esserci giustificazioni di alcun genere. In particolare  la violenza non poteva trovare giustificazione nel fatto che la donna fosse inadeguata e sciatta nel ruolo genitoriale.

L'uomo aveva tentato di giustificarsi facendo notare che anche una consulenza tecnica d'ufficio aveva confermato questa inadeguatezza della donna al punto che i figli erano stati assegnati al padre.

Insomma un ulteriore tassello che dovremmo augurarci possa servire prima o poi a porre fine ai numerosi episodi di violenza nell'ambito delle coppie e a far comprendere che, come scriveva Benedetto Croce "La violenza non è forza ma debolezza".

Scarica il testo della sentenza 45585 del 12 novembre 2013
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