Dott. Danilo Oppio - Dagli articoli redatti dalla Nadia Fusar Poli e dai commenti postati sull'argomento in questo portale, colgo lo spunto per aggiungere, quale componente strategica di successo dello studio legale, il luogo reale, non virtuale, dove accogliere la clientela . Pacifico qui rivolgermi ai giovani avvocati i quali non dispongono dello studio pluriennale del padre (per fortuna degli "sfortunati", tra gli esercenti arti e professioni, uno tra i rarissimi figli d' arte, degno di menzione con il mio chapeau, è Paolo Maldini, dimostratosi calcisticamente superiore a Cesare), oppure non gradiscono la partecipazione societaria e / o condivisione in studi associati .
Alcuni neoabilitati, allo scopo di minimizzare le spese vive fisse mensili, adibiscono la propria abitazione ad uso promiscuo (metà studio e metà residenza) ; altri utilizzano intensamente il web (scambio di info e quesiti via mail, con gli inevitabili rilanci telefonici per amor di completezza, ecc.) e skype (videoconversazioni interattive a mezzobusto, effettuate mediante computer) per fornire consulenze online a pagamento ; altri ancora prendono in subaffitto una stanza presso uffici di professionisti affini, come commercialisti e consulenti del lavoro, per massimizzare le sinergie derivanti dalle rispettive competenze professionali ; i rimanenti espletano l' attività direttamente sul marciapiede, in ex negozi al dettaglio riconvertiti in attività immateriali, per ottenere la massima visibilità, finalizzata ovviamente ad incrementare il traffico in entrata di visite di potenziali clienti .

La mia opinione personale è che non sia tanto l' estensione dello studio, misurabile in metri quadrati, quanto piuttosto la sua localizzazione geografica che può risultare vincente : ottima raggiungibilità fisica significa, difatti, mezzi pubblici vicini allo studio legale ed anche possibilità di facile parcheggio per le autovetture, senza che il cliente incorra nel pagamento di pedaggi o di multe nelle centrali ZTL . Sembrano dettagli trascurabili ma in realtà costituiscono un motivo differenziatore nel mix d' offerta della consulenza giuridica, che conferisce forza competitiva allo studio legale che lo adotta .

Si tratta, in buona sostanza, di monetizzare il traffico pedonale derivante da una posizione privilegiata .


Naturalmente ciascun iscritto è libero di pianificarsi la miglior "forma distributiva" per la propria attività ma, in un settore notoriamente saturo, caratterizzato da un eccesso di capacità produttiva, a causa del combinato disposto della presenza di oltre 200.000 operatori in Italia e di una crisi euro(pea) che sembra non finire mai, l' acquisizione continua di nuovi clienti e la ricerca di personalizzazioni diventano un must per la permanenza nell' Ordine, soprattutto per scongiurare l'incubo, almeno per chi è alle prime armi, di incassare redditi professionali mensili equiparabili persino ai mini-job . Il passaparola di clienti soddisfatti, pur sempre importante ed intramontabile in qualsiasi comparto, non basta più, in quanto non garantisce al professionista costanti flussi di cassa mensili in entrata . Parimenti, la targa del suo studio, apposta in facciata accanto al citofono condominiale, genera una percentuale di attrazione prossima allo zero, essendo indifferenziabile rispetto a quelle dei colleghi competitors .

Escludendo i casi di B 2 B, ove i clienti dell'avvocato sono aziende commerciali o istituzioni e, quindi, lui li visita periodicamente presso le loro sedi, nei casi di B 2 C non mi risulta esistano casi di prestazione retribuita del servizio giuridico al domicilio diretto del cliente privato, escluse le evenienze in cui il cliente assistito trovisi agli arresti domiciliari oppure sia affetto da handicap fisico invalidante .

Il lettore mi domanderà : "Perché io debbo perdere tempo recandomi, il tardo pomeriggio o dopo cena, dalla signora anziana, la quale al telefono mi riferisce di aver subìto contestazioni in merito a festività lavorate ma non pagate alla guardarobiera, e non il contrario ?".

Ebbene la signora in questione, 72 anni all' anagrafe ma 54 biologici, è proprietaria di un intero stabile, costituito da 48 appartamenti e 9 negozi al piano terra, nel centro di Milano e non sa a chi rivolgersi per i mancati pagamenti dei canoni di locazione relativi a 8 abitazioni e 2 punti vendita, per avviare cioè le tipiche procedure giudiziarie sequenziali di recupero crediti . Inoltre, la ricca ereditiera ha una nipote in fase di separazione dal marito ed è alla ricerca di un difensore per circonstanziare il rituale addebito nella coppia . Da ultimo, il figlio di lei, presidente e a.d. dell' azienda secolare di famiglia da 100 milioni di euro di fatturato annui, viene rinviato a giudizio per comuni reati societari di varia natura, ma con un connesso sconfinamento nel "penale nero": concorso in associazione mafiosa . Pertanto quella visita a domicilio che sembrava essere non proficua ex ante, allorché decontestualizzata, potrebbe rivelarsi molto redditizia ex post, se valutata nei termini di acquisizione di clienti chiave (quelli cioè che garantiscono un continuum di lavoro costante nel tempo) .

Conclusivamente ma non esaustivamente, non scordiamoci mai che una calorosa stretta di mano tra avvocato e cliente, soprattutto nel glaciale mondo digitale invaso da smartphones e tablets, è proprio come il primo amore: non si dimentica mai !.

Dr. Danilo Oppio tel. 335 - 65 24 245 (Milano)



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