Roma, 30 dic. (Adnkronos) - In bar e ristoranti, da gennaio 2005, stanze 'blindate' per i fumatori, dotate di potenti sistemi di ventilazione, porte a chiusura automatica e pareti a tutta altezza per non inquinare le aree destinate ai non fumatori. In mancanza di spazi adeguati per realizzare stanze separate, i locali saranno rigorosamente 'no smoking'. Sono alcune delle norme contenute nel Decreto del presidente del Consiglio, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, che stabilisce i requisiti tecnici per i locali e gli uffici aperti al pubblico per la tutela della salute dei non fumatori. Per mettersi a norma, gli esercenti di bar e ristoranti avranno un anno dall'entrata in vigore del provvedimento. Da meta' gennaio 2005, dunque, saranno tempi davvero duri per chi alle sigarette non riesce a rinunciare. L'obiettivo delle nuove norme fortemente volute dal ministro della Salute, Girolamo Sirchia, e' tutelare la salute dei non fumatori. Per questo, i gestori che non vorranno o non potranno dividere i locali e attrezzare zone per i fumatori dovranno adottare il divieto assoluto di fumo. Pena multe
salate, che saranno fissate insieme alle Regioni, e la temporanea chiusura del locale. Il ministro della Salute Girolamo Sirchia difende la legge e in un videomessaggio pubblicato sul portale del ministero (www.ministerosalute.it), la definisce non proibizionista. 'Il fumo - dice Sirchia - e' un inquinante ambientale che crea gravi rischi alla salute'. E' quindi giusto che 'chi non fuma non voglia essere intossicato' nei locali pubblici o aperti al pubblico. 'E' una legge diversa - continua Sirchia - da quella che e' stata promulgata negli Usa'. Secondo Sirchia, 'si tratta di una legge rispettosa delle liberta' individuali' che punta sulla prevenzione dei danni del fumo 'causa di tumori e di malattie dell'apparato cardio-respiratorio gravi e con gravi conseguenze e gravi spese per la nazione'. Nel chiudere il videomessaggio, il ministro tiene a ribadire che il 'provvedimento rispetta le liberta' di tutti, ma soprattutto la liberta' di chi non vuole essere intossicato dal fumo di poter frequentare ambienti pubblici, di svago e di lavoro, senza dover subire danni'. Ma vediamo in dettaglio le norme contenute nella legge.
I locali per i fumatori devono essere contrassegnati come tali e separati dal resto dell'esercizio. Devono avere pareti a tutt'altezza sui quattro lati e porte a chiusura automatica, disporre di una segnaletica anti-fumo e non trovarsi in zone di passaggio obbligato per i non fumatori. Alle aree 'no smoking' deve essere riservata piu' della meta' della superficie del locale. Nelle aree destinate ai fumatori, sistemi di ventilazione forzata devono garantire una portata d'aria di ricambio supplementare (30 litri al secondo per ogni persona). L'aria proveniente dai 'fumoir' non e' riciclabile, ma va espulsa all'esterno. Progettazione, installazione, manutenzione e collaudo dei sistemi di ventilazione devono rispettare i regolamenti di sicurezza e risparmio energetico e vanno certificati da organi pubblici di controllo. In caso di guasto, l'area fumatori sara' temporaneamente chiusa.
I clienti con il vizio non potranno 'stiparsi' nelle zone loro riservate. E' previsto, infatti, un indice di affollamento pari a 0,7 persone per metro quadrato: all'ingresso deve essere indicato il numero massimo di avventori che la sala puo' ospitare. Nei locali in cui non si possono accendere sigarette devono essere ben evidenti i cartelli 'vietato fumare'. Le sale in cui si puo' fumare, invece, sono indicate dalle scritte 'area per fumatori', ma devono anche essere dotate di messaggi luminosi di divieto, pronti ad accendersi in caso di guasto al sistema di ventilazione. Per gli esercenti che non rispettano i divieti si prevedono multe piuttosto salate.

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: