di Paolo M. Storani - Caro Zibaldone, cambio della guardia a Palazzo Chigi! Grazie per lo scoop che hai passato a noi. Ma chi lo dice che in Italia tiri una brutta aria per quella cosa là, come si chiamava, la demo, ma come cacchio la definivamo? Quella cosa stantia con quella carta ingiallita ultrasessantenne che contempla anche il paradossale rispetto dei diritti civili, ma quante ne vogliono ... ah, democrazia e Costituzione. Hai saputo Tu per primo, adorabile Zibaldone dei pensieri, che Adrian o Andrian Yelemessov, bei lineamenti mongoli, è il primo Presidente del Consiglio straniero della storia d'Italia, una nazione che dà sempre più ragione a Von Metternich se è vero che la definì, con grossa arrabbiatura per la nostra tradizione storica, un'espressione geografica. Sfumate, quindi, le ambizioni di Matteo Renzi e dell'orsacchiotto vice-Sindaco di Firenze della gag di Crozza che sarebbe divenuto il primo peluche vice-premier.
La situazione è precipitata e l'ora di Junior pro-zio è scoccata inesorabile non appena il Ministro degli Esteri Emma Bonino ha buttato là la fatidica frase: "Stiamo ancora valutando" alla domanda se allontanare dall'Italia l'ambasciatore kazako, vale a dire espellere dalla nostra espressione geografica l'unica persona efficiente che c'è nella penisola. Uno che fa i risultati. Pensate lo spread nelle mani del funambolo kazako: gli stessi speculatori se la farebbero sotto con un decisionista del genere sulla tolda di comando di Palazzo Chigi. Un rapporto debito pubblico/Pil del 130%, una nazione alla bancarotta, in pratica già fallita, in mano ad un fuoriclasse capace di portare in ostaggio al suo dittatore moglie e figlia del più temuto dissidente del regime.
Un autentico uomo del fare il kazako neo leader italiano, mica i nostri inconcludenti chiacchieroni! Kazaki contro Cazzari chi vince? Evidentemente, l'ex premier Nipote paga le troppo larghe intese ed il decreto del Fare niente; viene esonerato con gesto fulmineo dal Presidente Giorgio Napolitano: vorrà scusarci Piero Grasso se per un'unica volta lo nominiamo tanto per far capire ai visitatori di Studio Cataldi chi è l'artefice del colpo di mano; assicuriamo al ridanciano (cosa avrà da ridere l'ex Superprocuratore in questa situazione drammatica?) Presidente del Senato di aver mandato a memoria la lezione di diritto istituzionale impartita in aula a Nicola Morra del MoVimento Cinquestelle, prode calabrese-roccioso cinquantenne (è del '63) che ricopre il ruolo di capogruppo di Beppe Grillo: in Parlamento, luogo per eccellenza del dibattere, non si parla! Né del Capo dello Stato, che in quell'aula viene eletto, né di altro che lo riguardi, a prescindere.
Ma stiamo sul pezzo bomba: abbiamo dato una mezza "sola" al Kazakistan perché ...un Presidente della Repubblica rieletto di origine napoletana, figlio di avvocato ma amante del teatro, tale G.N. (va bene così, Pres. Sen. Piero Grasso, o si capisce troppo?), ha addirittura affibbiato ai kazaki, in cambio del prode ambasciatore, Angelino Alfano e Roberto Calderoli. Calderoli porterà in dono gradito al Presidente Nursultan Nazarbayev anche l'annesso Porcellum: ai partiti italiani lo sgorbio elettorale ineluttabilmente mancherà perché con quell'arnese magari sbeffeggi i cittadini ma porti in Parlamento anche una capra purché fidata servitrice degli interessi spesso opachi del partito.
Un robusto conguaglio in danaro (il Kazakistan ha rifiutato la comproprietà di Larussa temendo che il clima eurasiatico possa nuocergli) completa l'operazione internazionale che ci consente di esibire nei consessi internazionali, finalmente!, un premier abile, preparato, capace e decisionista: sì, proprio l'ambasciatore Adrian Yelemessov succederà ad Enrico Letta.
In particolare, reduce dall'ottima figura al Viminale dove hanno una tradizione niente male (tra gli illustri predecessori il mitico Claudio Scajola dell'appartamento vista Colosseo), Angelino Alfano ha già raggiunto Astana, capitale creata dal Presidente Nazarbayev; l'ex Vice-Primo Ministro italiano, ex Segretario del PdL, ex Titolare del Viminale, ex ex Ministro di Giustizia, ex ex ex delfino di Berlusconi, dichiara di essere giunto in Kazakistan a sua insaputa: "nulla seppi della donna e della bambina"; se l'è anche presa con quegli speciosi dei Padri Costituenti che, per fregarlo, hanno messo nella Costituzione quell'inconcludente articolo 95 sulla responsabilità politica individuale (non responsabilità oggettiva, per cortesia, non siamo nel diritto sportivo. Come fanno le alte cariche dello Stato a formulare tali inesattezze giuridiche?!); per converso, Roberto Calderoli è felice della situazione: stante l'incompatibilità termica ed ambientale, nessun orango nei paraggi di Astana.
I due nostri connazionali sicuramente faranno bene e sono già all'opera per risollevare l'onorabilità perduta del nostro Paese. Alfano certamente introdurrà quanto prima la mediaconciliazione formato esportazione per abbattere e comporre sul nascere le renditions e le deportazioni kazake: se ti fai arrestare malgrado l'asilo politico di cui dovresti godere ti torturo piano piano; l'augurio è che la Corte Costituzionale locale non gli stronchi la brillante iniziativa come già accaduto con i Cosacchi di Palazzo della Consulta.
Rischioso, invece, il futuro diplomatico di Calderoli: si sussurra che sarà il prossimo ambasciatore kazako in Congo.
I servizi segreti kazaki bisbigliano pure che, nel paese afro di destinazione, vedendolo ancora tenero, roseo e paffutello, si stia facendo incetta di odori e spezie prelibate.
Tirano finalmente un sospirone di sollievo al Viminale perché pare che il neo premier non terrà l'interim per sé: dopo molti giorni di lavoro là dentro giustamente si è stufato.
Comunicato rassicurante di Anna Maria Cancellieri: "Tutto si è svolto nel più completo rispetto delle procedure". Tutto normale insomma. Nessuna regola giuridica! Neanche una per sbaglio è stata rispettata ma fa niente, tanto erano due straniere, di cui una piccola criminale seienne ed una probabile "puttana russa" secondo il lessico poliziesco italico. Chiede l'asilo politico alla nostra poliziotta Laura, che grossomodo ha pure confermato pur smentendo l'istanza formale, ha passaporti in piena regola; ma che ci frega, il fuoriclasse eurasiatico prevale sull'intero apparato di Stato (stato?). Si auspica, dunque, la riconferma a Guardasigilli del Prefetto Cancellieri, che certifica la giuridicità di ogni procedura, da parte del nostro nuovo Presidente del Consiglio italiano Yelemessov. Eppoi, 'sti avvocati delle due sventurate quanto sono lagnosi, reclamano diritti, sì magari anche trattamenti umanitari! Vice nella compagine del Governo Yelemessov sarà il gettonatissimo Luigi Bisignani, persona esperta, di professione facilitatore, proprio quel che ci serve ora.
Tira un sospirone di sollievo anche l'avvocato cassazionista Franco Coppi, in apprensione totale per il processo Mediaset del 30 luglio prossimo (quello per una bazzecola di evasione fiscale, centinaia di milioni di euro sottratti al Fisco, per il quale il Parlamento, Pd concorde anzi entusiasta, chi dissente verrà espulso, si è fermato per un giorno per protestare per la fissazione di un dibattimento che eviti la prescrizione: noi avvocati non lavoreremmo mai); il neo premier d'Italia Yelemessov ha formato d'imperio un nuovo Collegio di Cassazione meno ostile (più equilibrato) al tycoon di Arcore così composto: Presidente di Sezione feriale Niccolò Ghedini (doppio incarico consentito dall'emendamento al decreto del fare ridere), Relatore Verdini, altri componenti a scelta dell'imputato, così tanto per rasserenare in nome dei superiori interessi della nazione. Evviva il Governo! Il Pd plaude vivamente alla pacificazione e propone di inserire Violante relatore e D'Alema giudice semplice; l'avv. Coppi si oppone: "così non c'è gusto, troppo facile, nessuno riconoscerà i miei meriti"; per protestare il 30 luglio 2013 il penalista arringherà imbavagliato.
Primo provvedimento del Primo (scusate la ripetizione ma lo preferisco all'anglismo premier) Ministro Yelemessov l'emendamento Giorgio Gaber: "con tutte le libertà che avete, volete anche quella di pensare?!" talché da domani sarà proibito far uso del lato B del cranio.
Che cosa proponeva Emma Bonino? Espulsione di un simile talento, di siffatto taumaturgo?!
Non resta che ringraziare, con il solito comunicato ipocrita di queste occasioni di avvicendamento, in cui si elogia come un fenomeno uno (di solito è un amministratore delegato) che è stato appena cacciato, l'ex premier Enrico Letta per ...l'operosità dimostrata nella frenetica attività di rinviare tutto il rinviabile, procrastinando l'IMU, l'aumento dell'IVA, la Santanché Vice-Presidente, la discussione sugli F35 ...
Ma non potrebbe differire anche le scadenze di bollette del riscaldamento, rate e mutui?
Fuor di sarcasmo, auguri di buone vacanze a chi può farle; sereno relax a chi non può assentarsi per immaginabili ragioni. Bravissima Laura Boldrini a visitare i penitenziari, indegni di un paese civile: ma il nostro è un paese civile? Assuefazione totale. Mitridatizzati.
Sbagliamo o in Italia c'era una drammatica situazione del lavoro ed anche chi lavora è povero? Occorrerebbe una mobilitazione che rimetta al centro della politica di chi governa il lavoro e le diseguaglianze sociali. Ma se Vi domandassero chi è il Ministro del Lavoro (e delle Politiche Sociali, così si chiama non a caso) del Governo Letta jr. sapreste rispondere senza consultare Wikipedia? Almeno Elsa Fornero era impossibile non riconoscerla. Uno statistico, pur bravo, che si chiama Giovannini e prima presiedeva l'ISTAT ed era al posto giusto; come la Cancellieri che prima era al Viminale ed un prefetto era al posto giusto: ma sui problemi della nostra scassatissima Giustizia quali competenze e referenze può vantare? Semplice la risposta, nessuna.
Siamo nella cacca sino al collo e non chiamiamo chessò un Maurizio Landini, uno per cui le politiche del lavoro sono il pane quotidiano, uno concreto che guarda ai problemi reali del Paese e saprebbe certamente come cominciare a risolverli. E la gente se ne accorge che Landini è un grande, un disinteressato alle poltrone; sacca in spalla, mi sta a tre metri di distanza a Porto San Giorgio; gli allungo la mano per stringergliela, me la afferra in una stretta che più energica non potrebbe. Pare un ragazzone pieno di entusiasmo. La gente, di sinistra, di centro e di destra, oltre ai provvidenziali "cittadini" del M5S, lo abbraccia e lo acclama.
Dimenticavo di riferire che Mario Monti, inventato Primo Ministro ma poi bocciato dagli elettori, è fuggito dal mio bellissimo paese all'ombra del Conero, ove era in ferie circondato da stuoli di piaggiatori (ma nessun esodato). Poi, è bastata una scossa del 4,9 Richter con replica da 4 per vederlo scomparire da Porto Recanati. A saperlo nel novembre 2011 non avremmo perduto tutto questo tempo invano in una nazione sismica. Nessun danno alle strutture ed alle persone se si eccettuino quelli derivanti dall'attività (o inattività) di Governo. Quel che importa è che a Porto Recanati è di casa Franco Coppi, che tutti consideriamo il principe del foro penale; capita di pranzare a stretto giro di gomito, è persona gentile che emana molto fascino e spesso saluta per primo, con un cordiale cenno del capo; ha un cane lupo molto bello e di buon mattino acquista il quotidiano all'edicola e va sulla riva a scrutare il mare per vedere se può salpare. Gira con una vecchia jeeppetta; se le cose in Cassazione non gli si complicano troppo, qualche giorno di ferie potrà pure farlo; per ora si gioca per il suo nuovo cliente Silvio Berlusconi la carta mediatica della rinuncia alla prescrizione anche se per rinunciare a qualcosa, deve prima maturare; e se matura Ve lo immaginate B. che rinuncia a qualcosa? Promesse da marinaio come quella del Pd Filippo Penati ora che il Tribunale di Monza l'ha sancita? Per ora Franco Coppi scruta il mare guardando verso il Monte Conero, che può avere, a seconda dei giorni, il cappuccio o la sciarpa ed i pescatori ti dicono cosa significa per il tempo che farà. Nubi e nembi gli danzano attorno. Gli anziani camminatori delle sue affascinanti asperità sostengono che, all'interno, il Monte Conero sia cavo. Ed in Italia che tempo farà nei mesi a venire? Ancora buona estate a tutti i visitatori di Studio Cataldi!
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