Il ministro dell'Economia e Competitività, in seguito alla relazione stabilita con la Banca di Spagna ed il servizio esecutivo della Commisione di Prevenzione di reciclaggio di denaro e della criminalità finanziaria nelle rispttive aree di loro competenza, ha il compito di autorizzare in terra iberica la creazione degli istituti di moneta elettronica, così come la creazione di filiali di istituti di moneta elettronica autorizzati o domiciliati in uno stato non appartenente all'Unione Europea. All'interno dell'autorizzazione sono specificate le attività che si potranno realizzare in materia di denaro elettronico, in conformità con il programma presentato per l'istituzione.

La domanda di autorizzazione deve essere evasa entro il termine di tre mesi dal suo ricevimento da parte della Segretaria Generale del Tesoro e Politica Finanziaria, oppure nel momento in cui si dovessere rendere necessario il completamento della documentazione in seguito ad eventuali richiesta. Bisogna poi tenere presente che l'autorizzazione deve essere considerata respinta per mancanza di riscontro da parte dell'ente, se trascorso il termine, non dovesse pervenire alcun tipo di notifica o di risposta da parte dell'ente pubblico.

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Una volta ottenuta l'autorizzazione e iscritta la stessa all'interno del Registro di Commercio, gli istituti del denaro elettronico devono, prima di poter dare inizio alla propria attività, essere iscritti nel Registo Speciale degli Istituti di Denaro Elettronico realizzato da parte della Banca di Spagna. All'interno di questo registro vi sono elencate tutte le attività per le quali sono autorizzate le istituzioni di moneta elettronica e vi figurano, inoltre, tutte le succursali e tutti gli eventuali agenti che sono coinvolti nell'erogazione di questo servizio. Il registro in questione può essere consultato in qualunque momento attraverso un sito web che viene regolarmente aggiornato da parte della stessa autorità preposta.

Nel caso in cui il controllo dell'istituto di moneta elettronico, secondo i termini previsti dall'articolo numero 42 del Codice di Commercio, venga effettuato per un istituto di moneta elettronico, un entre creditizio, un'impresa di servizi per investimenti o un'impresa di assicurazione o riassicurazione con tanto di autorizzazione rilasciata da un altro stato appartenente all'Unione Europea tanto per le persone fisiche quante per quelle giuridiche, la Banca di Spagna è tenuta a consultare direttamente le autorità preposte alla vigilanza all'interno del paese di provenienza di questo attore di mercato, ancor prima di elaborare la sua relazione.

Invece, nel caso in cui il controllo debba essere esercitato da una persona fisica o giuridica, indipendentemente dal fatto che si tratti - o meno - di un'entità regolamentata, domiciliata o autorizzata in un paese che non appartiene all'Unione Europea, oltre all'effettuazione delle procedure di vigilanza e di controllo, verranno anche richieste delle garanzie che vadano a coprire la totalità delle attività svolte dall'ente che si intende creare. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA
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