
Leggo con vero e profondo rammarico che i dati relativi alla Cassa integrazione guadagni (Cig) sono schizzati alle stelle. Si parla di un trimestre che ha visto una crescita esponenziale delle ore "integrate" dai fondi Inps (Cigo) o statali (Cigs): 96.973.927 ore registrate a marzo, con un incremento rispetto a febbraio di +22,44%. Sono i dati sconcertanti della nostra crisi, numeri che traducono in realtà tangibile i tanti titoli di giornali, che riportano quotidianamente di aziende che chiudono o si trovano in difficoltà, e di gente che perde il lavoro o non riesce a trovarne.
Nel breve (ma intenso) zapping domenicale ecco la Camussocomparirmi in video, prima in corteo e poi in studio su Rai 3 (ebbene si, è l'unico canale Rai che riesco a tollerare), e pare quasi una trasfigurazione beatificante e piena di speranza.
Grilli infatti pare abbia avuto il coraggio di dire che..."ci sono fondi per la Cassa integrazione". Orbene, la reazione della Camusso è stata identica alla mia (però giuro che non ho lo stesso ciuffo biondo posticcio)...ghigno satanico e risata a denti stretti. Terrificante lo so. (Non so se più l'immagine del ciuffo satanico e ghignante o io che mi trasfiguro nella Camusso...).
Eppure ha ragione a riderci su: dove sono tutti questi miliardi che servirebbero a coprire la crescente domanda da parte di aziende in difficoltà? Veramente Monti & co. sono stati in grado di predire, con cotanta accuratezza, l'importo del danno economico? A sentire la Camusso, e io le credo, i soldi destinati al welfare sarebbero insufficienti, soprattutto grazie ai tagli fatti con il Patto di Stabilità (che a calar del governo tecnico possiamo anche definire un attentato all'equilibrio italico, semmai).
E alla domanda del giornalista su come proporrebbe di risolvere la situazione allarmante, per una volta ancora la Camusso mi ha stupita. Altro che chiedere altri soldi e sacrifici allo Stato (cioè a noi, ndr), per lei varrebbe la pena di tentare altre vie. Ed eccola buttar lì un paio di ideucce, che devo ammettere mi hanno piacevolmente stupita: contratti di solidarietà invece che cassa integrazione, e, udite udite, meno straordinari e più assunzioni. Sembreranno banalità demagogiche, ma a me non dispiace l'idea che invece di spremere e batter cassa per proteggere non tanto i lavoratori, quanto i proprietari stessi, si dovrebbe ridisegnare il panorama lavorativo in Italia. Prevedendo naturalmente sgravi per chi assume e contratti più "leggeri". La Fornero in realtà ci ha anche provato, ma purtroppo i contatti con la realtà lavorativa paiono sfuggirle per suo background.
Per superare la crisi si deve creare lavoro, aiutare le aziende in crisi, ma anche spronare a creare nuovi posti di lavoro. Perché chi di cassa integrazione non può godere sta magari già facendo i conti con la perdita del lavoro e la difficoltà di re-inserimento, oppure sperando di salvare la propria attività in cui tanto ha investito. Eh sì, perché la Cassa integrazione guadagni è un mezzo riservato a pochi privilegiati (quante sono le realtà in crisi che non vantano i 15 dipendenti per poter fare domanda di Cig?), una forma di classismo e razzismo della solidarietà.
Purtroppo in Italia il welfare non è per tutti.
E ora dite la vostra su questo argomento utilizzando lo spazio commenti qui sotto

In evidenza oggi: