Torno molto volentieri su un tema già trattato qualche giorno fa sul nostro portale da Vanessa Lancione: la sicurezza nelle scuole. Anch'io, come tante altre mamme e papà di bambini in età scolare, ho provato una gran pena, prima, ed amarezza, poi, per il bambino napoletano morto soffocato per aver ingerito un pezzo troppo grande di mozzarella.


Quante volte mi è capitato di urlare come una pazza isterica perché mia figlia rideva con un boccone in bocca, oppure mio figlio si divertiva ad ingurgitare il cibo andando contro le leggi di gravità? Ecco, per chi come me ha vissuto quest'angoscia, a poco possono valere le rassicurazioni delle maestre o educatrici scolastiche, sul fatto che un decennio prima abbiano seguito un corso di Primo Soccorso. Io personalmente l'ho fatto tre anni fa e non sarei in grado di disostruire niente e nessuno, non mi ricordo più nulla.


Ora forse è il caso di cominciare a farci sentire, seriamente. Perché anche nelle scuole, di tutti i gradi, sia costantemente presente una persona realmente formata in ambito infermieristico o medico. In quasi tutte le scuole pubbliche e comunali esiste infatti una stanza adibita ad infermeria, vuota e inutilizzata; ma che potrebbe tornare ad essere presieduta quotidianamente da personale specializzato.


Sappiamo benissimo che i tagli all'istruzione hanno penalizzato tante, troppe, cose. Ma la sicurezza dei nostri figli è una priorità. Possiamo accantonare l'esigenza di corsi d'inglese oppure di psicomotricità e musica, ma sulla vita non vogliamo che si facciano tagli. Per questo vi segnalo un'importante iniziativa, che costa solo la fatica di cliccare un link e mettere una firma virtuale, ma che potrebbe finalmente smuovere le istituzioni competenti (Ministero dell'Istruzione, in primis). Così da poter far diventare un obbligo per legge la presenza di un'infermeria attiva in tutte le scuole, impiegando personale anche volontario o laureandi in medicina o scienze infermieristiche, in cambio di crediti. Senza che si lasci spazio a repliche da parte di Sindaci troppo preoccupati dal rientrare nei tagli imposti dal Governo, e troppo impegnati per dare risposte. E magari incentivando con agevolazioni i Comuni più solleciti e solerti.


Potete firmare la petizione su firmiamo.it/un-infermeria-nelle-scuole, così da aiutare i promotori a raggiungere l'obbiettivo (purtroppo ancora molto lontano) di 50.000 firme.


Ci aiutate anche voi?
Barbara LG Sordi
Email barbaralgsordi@gmail.it

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