E' in arrivo l'approvazione definitiva della Legge di stabilità che sarà approvata dal Senato entro martedì 18 dicembre per poi passare alla Camera per l'approvazione definitiva.

La prima novità riguarda il non proprio amato Imu, la tassa sulla casa: i proventi della tassa non verranno più ripartiti tra erario ed enti locali, ma finiranno nelle casse dei Comuni. A partire dal 1° gennaio 2013, inoltre, anche la Chiesa pagherà l'Imu sui propri immobili.

Cambiamenti anche per i concorsi pubblici: le graduatorie per assunzioni a tempo indeterminato subiranno una proroga. Fino al 30 giugno 2013 saranno mantenute le liste di aspiranti funzionari, con la possibilità di essere slittate al 31 dicembre 2013 a discrezione del futuro presidente del Consiglio.

Tra le altre importanti novità presenti nella legge di Stabilità trovano spazio quelle relativa all'IVA, che aumenterà di un solo punto, fino al 22%, anziché due, a partire dal 1° luglio 2013, e quella che concerne la riduzione dell'Irpef, ridotta di un punto per i primi due scaglioni di redditi, fino a 15mila e fino a 28mila euro.

Sempre sul fronte delle imposte è in arrivo una nuova tassa su rifiuti e servizi: la Tares. Una tassa comunale che si pagherà (quanto alla prima rata) a Gennaio e che sarà calcolata sulla base delle dimensioni della casa. Altre rate si dovranno pagare ad aprile, luglio e ottobre.

nessun rinvio per quanto riguarda il taglio dei tribunali minori che si conferma pertanto la chiusura di circa 1000 uffici giudiziari.

Al contrario per quanto riguarda le province si ipotizza uno slittamento di un anno.

Arriva anche la cosiddetta norma "salva precari": sarà possibile riservare il 40% dei posti banditi Enrico corsi a chi ha svolto la loro precario con almeno tre anni di servizio nella pubblica amministrazione. Sarà anche possibile una selezione per titoli ed esami. Secondo quanto prevede un emendamento, inoltre, ci sarà una proroga dei contratti per i precari del settore pubblico fino al 31 luglio.

Anche la proroga degli sfratti farà parte della legge di stabilità.


Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali si prevede un fondo aggiuntivo di 900 milioni di euro e sommato quanto già precedentemente previsto raggiungerà un totale di 1 miliardo e 700 milioni di euro.

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