
TAR CAMPANIA / Ingresso "nuovi avvocati". I Giudici, sempre più "rigettisti".
L'abilitazione professionale, per iscriversi negli albi degli "Avvocati" diventa sempre più "difficile". Per conseguire la stessa, da alcuni anni, con un atteggiamento di "consolidata" suspicione, si è dato luogo ad un sistema di "ingresso", del tutto assurdo ed ingiustificato. Giovani laureati del Sud, al vaglio e alle valutazioni delle prove scritte, da parte di Commissioni del Nord, giovani del Nord costretti a dover "subire" la valutazione, da parte di Commissioni napoletane, pugliesi, siciliane. Cioè del Sud. E tutto ciò per garantire la obiettività di giudizio ed evitare "inquinamenti ed infiltrazioni", nell'ambito delle valutazioni. Il TAR ha dichiarato che "così va bene". E, finora, ha sempre rigettato centinaia di ricorsi di chi "dissente" da questa interpretazione. E ha anche rigettato ricorsi abbastanza motivati. La stessa "linea" negativa è intervenuta quando ha esaminato anche "sistema e criteri" di verifica delle prove "orali". Lo ha fatto di recente, il TAR della Campania, con la sentenza n.3753/2012 (Amodio, Presidente, Corciulo, Consigliere, Di Vita, Relatore), esaminando il ricorso di una giovane e (futura, ce lo auguriamo) Collega. Una giovane laureata che aveva superato le prove scritte, a differenza di tanti, e che era stata "bocciata" agli "orali".
Nei prossimi giorni Studio Cataldi pubblicherà altri interventi sulle decisioni dei Tar; continuate, dunque, a seguirci!
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(Per la rubrica "Posta e Risposta")
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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