POSTA e RISPOSTA n. 329 è dedicata, in primo luogo, all'arguzia di LUCIA DI GIOVINE che, alle h.12:01 del 26 giugno 2012, mi ha inviato un mini-racconto che mi ha colpito perché, oltre che carino, è anche estremamente icastico; le lascio subito la parola: "avevo una Citroen Visa 650, dopo 15 anni l'ho data via in cambio di una Fiat tipo digit. In 5 anni è saltato 3 volte il motorino del tergicristallo, una volta l'alzavetri elettrico, 3 volte ho dovuto cambiare la marmitta e il tubo di scappamento, 1 volta ho dovuto far letteralmente riattaccare lo sportello laterale destro. Alla fine ha preso fuoco. Ora sono passata alla Ford, prima Escort e poi Focus. In 15 anni non mi hanno mai dato problemi di sorta tranne l'ordinaria manutenzione. L'Escort l'ho dovuta rottamare perchè un vecchietto di 92 anni me l'aveva distrutta.
Se potessi scegliere anche i politici come scegliamo le case automobilistiche, sceglierei tutti e solo tedeschi. Lucia". - A tacer del resoconto ch'è senz'altro interessante, mi piacciono le chiuse che dà Lucia ai suoi pensieri sparsi, da scrittrice vera (anche se, che fascino ha il mistero di non sapere nulla di lei!, magari fa la farmacista o l'estetista o la commessa in un grande magazzino o si alza alle quattro del mattino per far le pulizie negli uffici di una banca, spero soltanto non sia precaria). Sono fulminanti: "alla fine ha preso fuoco", "un vecchietto di 92 anni me l'aveva distrutta", per concludere con la morale della favola: auto e politici rigorosamente tedeschi: grazie, grazie, grazie! Cara Lucia, mi pare che ci avevi scritto nell'aprile del 2011 in P&R puntata n. 53: torna presto a scrivere a Studio Cataldi, ti scongiuro! In secondo luogo, cedo la parola ad ATTILIO IMPARATO: mi scrive dall'account attilio_imparato@fastwebnet.it alle h.21:01 del 26 giugno 2012: "Sono perfettamente d'accordo con il collega, anch'io ho comprato una FIAT, per la precisione quella che secondo Montezemolo doveva rappresentare il rilancio della marca ovvero una Stilo. Un'auto rivelatasi un vero e proprio pacco rifilato agli italiani che hanno avuto la sfortuna di comprarla. Materiali scadenti, meccanica fragile, ricambi costosi una vera e propria Trabant all'italiana ben venga la delocalizzazione dell'intera produzione all'estero". Grazie ovviamente anche ad Attilio.
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