Non c'è dubbio, nel corso degli ultimi anni il numero delle denunce contro i medici è salito in modo impressionante. Il fenomeno ha portato anche al progressivo diffondersi della cosiddetta "medicina difensiva" da parte dei camici bianchi. Anche i costi per il servizio sanitario nazionale legati al fenomeno sono arrivati a superare i 10 miliardi di euro ogni anno. Per mettere un freno al dilagare delle azioni legali contro i medici si è quindi ipotizzato di inserire all'interno del 'decretone' sanità delle nuove regole sulla responsabilità professionale del medico.
Ne hanno dato notizia i sindacati medici in occasione del sanità day tenutosi a Roma il 20 giugno dopo l'incontro con il Ministro della salute che aveva convocato le organizzazioni sindacali per esporre loro i contenuti del provvedimento.
Tra le novità in materia di responsabilità medica ci sarà innanzitutto l'introduzione di tabelle di riferimento per determinare la misura del risarcimento. Sarà inoltre possibile ricorrere contro i medici solo per colpa grave o dolo e sarà introdotto anche un fondo di solidarietà per i maxi risarcimenti e per alcune categorie più esposte. Tra le nuove regole c'è anche quella che renderà possibile la disdetta da parte delle assicurazioni solo dopo aver provveduto a risarcire il danno.

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