
"Aver bloccato le rivalutazioni delle pensioni sopra 1405 euro lorde, come se si trattasse di milionari, è a dir poco vergognoso, specie se poi si infiammano volontariamente i prezzi con aumenti delle accise e dell'Iva", ha dichiarato il Codacons.
Queste pensioni definite "da fame" dovrebbero secondo l'associazione essere allineate secondo quello che è il reale aumento del costo della vita dei pensionati, considerando che un pensionato ha più spese obbligate di un single e la maggior parte dei consumi è concentrata in spese alimentari e per la casa, come acqua ed elettricità.
Da dieci anni a questa parte l'inflazione dei pensionati sarebbe stata sempre superiore rispetto a quella ufficiale secondo il Codacons, a volte doppia, considerando che rispetto a un lavoratore conta molto di più per i pensionati l'inflazione di beni di alto consumo, e questo avrebbe diminuito il loro potere d'acquisto.
"È scandaloso che il Governo abbia chiesto proprio a loro di contribuire al risanamento dei conti pubblici invece che a chi guadagna più di 55.000 euro, alzando, una tantum, le ultime due aliquote Irpef", ha infine commentato il Codacons.
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