L'Istat ha comunicato che nel mese di marzo 2012 l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio, ovvero il valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi, ha registrato una diminuzione congiunturale dello 0,2%; l'indice è aumentato invece dello 0,8% nella media del trimestre gennaio-marzo 2012 rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno.

Le vendite dei prodotti alimentari e non alimentari sarebbero diminuite dello 0,2% rispetto a febbraio 2012; rispetto a marzo 2011, invece, sarebbe stato registrato un aumento dell'1,7% nell'indice grezzo del totale delle vendite, con un aumento del 3,5% nelle vendite di prodotti alimentari, e dello 0,7% nelle vendite di prodotti non alimentari.

Le vendite per forma distributiva, messe sempre a confronto con marzo 2011, hanno invece registrato un aumento del 2% per la grande distribuzione, e dell'1,3% per le imprese operanti su piccole superfici

Prendendo come riferimento i primi tre mesi del 2012 messi a confronto con lo stesso periodo del 2011, è stato inoltre rilevato un aumento dello 0,4% dell'indice grezzo; segnato infine un incremento del 2,1% nelle vendite di prodotti alimentari e dello 0,5% nelle vendite di prodotti non alimentari.

L'Istat ha spiegato quali imprese rientrano nella grande distribuzione: supermercati, ipermercato e discount nelle imprese a prevalenza alimentare, grande magazzino ed esercizio non specializzato di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici per quelle a prevalenza non alimentare.

Le grandi superfici specializzate sono invece definite come imprese commerciali che attuano la vendita, attraverso esercizi in sede fissa, di una tipologia unica o prevalente di prodotti non alimentari, su una superficie di vendita generalmente superiore ai 400 metri quadrati con caratteristiche organizzative proprie della grande distribuzione.

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